Lo sguardo dolce di Eyona, erede del gatto mannaro

Si credeva fosse una razza estinta, ma un esemplare è stato trovato in Sudafrica. Sembra davvero un lupo

Lo sguardo dolce di Eyona, erede del gatto mannaro

Da quando esiste l'uomo, si può dire che la sua attenzione è sempre stata colpita dagli animali «mostruosi», rari incroci o mutazioni di specie esistenti oppure soggetti relegati nella sua fantasia e ingigantiti dalle narrazioni di viandanti ed esploratori. Tra i primi, ben poco noti ma dalle forme e i colori veramente ai limiti dell'incredibile, vi sono il Blob Fish, una sorta di pesce nasuto e agglomerato in una «gelatina» che lo fa appunto sembrare un blob, la Bush Viper, un serpente velenoso con colori sgargianti e con spine su tutto il corpo, il Gerenuk una sorta di incrocio tra una gazzella e una giraffa con un collo lunghissimo sul quale spunta una piccolissima testa con due enormi orecchie e altri ancora.

Poi, ci sono gli animali che qualcuno crede di avere visto e qualcun altro addirittura fotografato o ripreso con la telecamera. Forse il più noto al mondo, meta di pellegrinaggi turistici nella speranza di avere la fortuna di vederlo è Nessie, vezzeggiativo usato dagli scozzesi per il celeberrimo mostro di Loch Ness, una specie di enorme serpente d'acqua, che vivrebbe nell'omonimo lago, avvistato per la prima volta addirittura nel 566 dal monaco irlandese Adamnano e di cui si hanno mille aneddoti e nessuna prova scientifica. Un'altra creatura leggendaria alla quale anche personaggi famosi ancora credono è lo Yeti (l'abominevole uomo delle nevi), una specie di gigantesca (e poco raccomandabile) scimmia che fa parte della cultura e delle credenze popolari delle popolazioni locali dell'Himalaya, entrata ormai anche nell'immaginario collettivo della cultura mondiale. Se poi pensiamo ai circhi e agli zoo, che un paio di secoli fa avevano scarse distinzioni, ecco uscirne creature mitiche e fregature colossali per i creduloni: la Sirena, metà donna e metà pesce foriera di eventi pericolosi (Ulisse) o creatura dolce e aggraziata che, distesa sugli scogli, attende gli innamorati, mentre reale e drammatica è la storia degli Elephant Men, persone con gravissime alterazioni anatomiche messi in mostra come mostruosi incroci tra uomini e animali.

Tra miti e leggende esistono però anche animali dalle fattezze che colpiscono per la loro singolarità, che sono frutto di mutazioni genetiche. È il caso attuale del Gatto Lupo o Lycocat o Lycoi che supera la mitologia del Gatto mannaro, creatura immaginaria degli anni settanta (e della letteratura Fantasy), per piombare nella realtà.

In Sudafrica è stato scoperto un rarissimo esemplare di Gatto Lupo, una specie che si è sviluppata per via naturale attraverso una mutazione genetica sviluppata in un comune gatto domestico. Eyona, questo è il nome che hanno dato al singolare felino i volontari del «Feral Cat Project» di Cape Town in Sudafrica, che ne hanno preservato la sopravvivenza assieme ai suoi fratelli.

Già due anni fa, in Tennessee (Usa), i coniugi Gobbles avevano trovato in un gattile un esemplare simile ed è proprio il marito, peraltro veterinario, a credere che Eyona sia un vero Lycoi guardando le foto con le tipiche caratteristiche del Gatto Lupo: assenza di peli attorno a occhi, naso, orecchie e muso, tratti che lo fanno assomigliare proprio a un «lupo mannaro».

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