Sheva al Chelsea solo per soldi Gallas resta ancora a Londra

Il giallorosso: «In Germania al top». Il ct: «Non voglio perdere nemmeno le amichevoli, anche se porta bene»

Gian Piero Scevola

Andriy Shevchenko ha definitivamente salutato il Milan e Milanello, ieri ha effettuato una doppia seduta di terapie per recuperare dall’infortunio al ginocchio sinistro e in serata è volato a Londra dove oggi sosterrà le visite mediche per il Chelsea. La trattativa con i londinesi non è ancora chiusa, può essere definita tra oggi e domani, mentre il contratto tra l’ucraino e il club di Roman Abramovich è pronto, alla bella cifra di 10 milioni a stagione. Il contratto verrà depositato solo a luglio, per questo motivo verrà inserita una clausola legata al possibile infortunio di Sheva ai mondiali: se l’ucraino dovesse infortunarsi gravemente, il Chelsea verserebbe 10 milioni in meno al Milan, che comunque riceverebbe un indennizzo da parte della compagnia assicurativa che garantirà il giocatore.
Toccherà ora all’ad Adriano Galliani e al dg dei Blues Peter Kenyon mettersi a tavolino per definire la trattativa, con il Milan che non si schioda dalla richiesta di 50 milioni in contanti senza contropartite tecniche in cambio. Non vengono messi sul piatto della bilancia né il 29enne difensore francese William Gallas né il 28enne attaccante ivoriano Didier Drogba. Il Milan si dedicherà subito dopo a reperire sul mercato le pedine che mancano all’appello: un difensore al posto di Gallas che rimane ancora per un anno a Londra fino alla scadenza naturale del suo contratto; un trequartista per rimpiazzare Rui Costa (il giovane e promettente francese Gorcouff); un attaccante sulla cui identità esistono due/tre tendenze. In pole position Zlatan Ibrahimovic che piace ad Ancelotti come seconda punta; Ruud Van Nistelrooy che è però una prima punta e andrebbe a pestare i piedi a Gilardino o Inzaghi e, buon ultimo ma con tanti estimatori, il camerunense Samuel Eto’o, terminale offensivo del Barcellona.


A dare fastidio alle ambizioni del Milan per Ibra, potrebbe essere la corsa alla presidenza del Real Madrid da parte di Ramon Calderon, uno dei pretendenti, che nei giorni scorsi ha incontrato in Spagna Fabio Capello e che ha assicurato che se il 3 luglio sarà eletto al vertice delle merengues porterà al Real l’attuale allenatore della Juve, l’ex ds della Roma Franco Baldini, con l’aggiunta di una super offerta al Milan per (l’incedibilissimo) Kakà.

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