Roma - Domani va in onda l’ultima puntata dopo
25 anni di vita, 4.400 puntate e 32.800 ospiti perchè concluso
il tempo della formula, il talk show raccontato e ragionato che
per primo ha lanciato in Italia. È il Maurizio Costanzo show
che chiude i battenti. "Domani, con l’ultima puntata di un
programma cruciale per la storia di Mediaset, si chiude una
pagina straordinaria della tv italiana. Quando ho iniziato a
lavorare, il Costanzo Show era una realtà unica nel panorama
televisivo e posso dire che Maurizio in questi anni ha
raccontato l’Italia e la nostra vita quotidiana meglio di
tutti", afferma Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset
che precisa: "per me c’è anche un forte coinvolgimento
personale. Costanzo mi ha visto ragazzo e mi ha insegnato
molto: la mia riconoscenza nei suoi confronti è profonda,
totale. Condivido la sua scelta di dire stop, frutto della
lucidità di un uomo che sa quando arriva il momento di
cambiare. E per questo motivo gli formulo i più cari auguri
per le sue nuove attività in tv, dove riuscirà a stupirci
ancora una volta. In bocca al lupo, Maurizio".
Costanzo: "Con Berlusconi libertà assoluta" Un ringraziamento a "Silvio
Berlusconi e Pier Silvio Berlusconi che mi hanno lasciato sempre, e
sottolineo sempre, l’assoluta libertà nella scelta degli ospiti e
nella costruzione del programma", ha dichiarato Costanzo. "È stata una esperienza
straordinaria ed è il caso di dire irripetibile. Ringrazio perciò
quanti mi hanno consentito di vivere questa avventura professionale",
dirà Costanzo nel discorso con cui, al termine della puntata,
saluterà il suo pubblico.
Dopo i ringraziamenti a Silvio Berlusconi e Pier Silvio
Berlusconi, Costanzo renderà omaggio a quanti, tra coautori,
redattori, registi, tecnici, addetti alla produzione, collaboratori,
hanno lavorato in questi anni alla realizzazione del programma. Poi, i
ringraziamenti al pubblico: "Senza la vostra presenza costante per
tanti anni -dirà Costanzo- qualunque programma, anche il più
interessante, sarebbe naufragato. Grazie, perciò, perchè non avrei
mai potuto avere quei 33 mila ospiti e vivere 25 anni della storia del
nostro Paese con loro e con voi". "Voglio anche dire che ovunque io continuerò a fare televisione
-concluderà il giornalista- le mie idee, i miei principi, le mie
battaglie che mi hanno consentito di rimanere così a lungo davanti
alle telecamere, saranno sempre le stesse. Con quelle idee e quelle
battaglie ci siamo conosciuti e ci siamo reciprocamente apprezzati.
Spero che così continui ad essere.
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