«Siamo partito di governo, non di lotta ma l’alleanza col Pdl esiste nella realtà»

da Milano

Daniela Santanchè, La Destra va verso la scissione, lei nel Pdl e Francesco Storace per conto proprio?
«Da due mesi questo partito si occupa di cosa farà la Santanchè invece che dei problemi reali. La Destra è in fase pre-congressuale, in questo momento io porto avanti la mia linea politica, che sarà discussa al congresso di novembre. E la mia linea è quella che si evince dalla mappa del territorio: in Sicilia siamo alleati di An e Fi in otto province su nove, a Roma Storace ha la presidenza di Roma Capitale, che non mi pare sia dell’opposizione. Noi siamo già al governo con Fi e An in molte realtà. E allora perché non tornare a essere alleati del Pdl? Noi siamo un partito di governo, non di lotta».
La Destra deve sciogliersi nel Pdl?
«Ma questo è prematuro, sarà un passaggio successivo. Le elezioni hanno dimostrato che l’Italia è diventata bipartitica. Col Pdl si vuole creare il più grande partito italiano. E per far questo devono esserci non solo An e Fi, ma pure forze politiche come la nostra, che hanno preso un milione di voti. Chi ha votato per noi è contento che abbia vinto Berlusconi, è naturale».
Sarebbe contento anche di Daniela Santanchè sottosegretario?
«Non mi interessa fare il sottosegretario, non è questo il punto. L’ultimo dei miei problemi è il posto. Il mio problema è capire quali spazi possono esserci per La Destra in questo governo, soprattutto sui valori. E su questo io ho solo due interlocutori: Silvio Berlusconi e Denis Verdini. A me delle poltrone non interessa nulla. Io non mi candido a fare il segretario del mio partito, non mi interessa. Anzi, credo sia sacrosanto che il segretario del mio partito continui a essere Francesco Storace».
Che le chiede di smentire l’avvicinamento al Pdl...
«Io non smentisco, anzi rilancio».
Ma la sua linea e quella di Storace sono inconciliabili...
«Tra me e Storace non c’è differenza di obiettivi. C’è invece una differenza profonda di interlocutori, lui dialoga con Alemanno».
E la lite sui soldi?
«È falso, io non ho mai chiesto né il 20% né un centesimo. In campagna elettorale metto i miei soldi, e non voglio rimborsi. Figuriamoci, io sono contro il finanziamento pubblico».
Che succederà?
«Io vado avanti per la mia strada. Ci confronteremo, e sono sicura che Storace sarà d’accordo con me.

Io chiedo coerenza, al mio partito e anche al Pdl: o non si fanno accordi nelle realtà territoriali – ma questo è smentito dai fatti – perché La Destra non va bene al programma politico di Berlusconi, o non è meglio fare un accordo all’origine? Tra pochi mesi ci sarà una grande tornata di amministrative, in Abruzzo siamo determinanti per dare la Regione al centrodestra. Si decida cosa fare».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica