Nessuna uscita di sicurezza, scale antincendio pericolanti, impianti elettrici non a norma. E poi servizi sanitari fatiscenti, infissi cadenti, crepe nei muri. Questa la realtà della maggioranza degli istituti superiori romani fotografata nel dossier Scuole fuorilegge messo a punto da Azione giovani e Azione studentesca. E meno male che domani si celebra la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole promossa da Cittadinanzattiva. Liniziativa di denuncia parte dagli stessi studenti, costretti a fare i conti tutti i giorni con il degrado delle aule scolastiche. Le responsabilità sono chiare, dice Federico Iadicicco, presidente romano di Azione giovani e membro della federazione di Alleanza nazionale di Roma. «Da anni chiediamo una verifica agli organi preposti a garantire ladeguamento e il rispetto delle norme di sicurezza, prima di tutto la Provincia e poi la Regione senza avere risposta - dice Iadicicco -. Quindi abbiamo deciso di avviare questo censimento in oltre la metà degli istituti romani, più di 140. Il risultato è drammatico: il 90 per cento delle scuole non possiede il certificato di agibilità ed è dunque fuorilegge».
I ragazzi di Azione giovani che frequentano le scuole della capitale hanno presentato domanda ai presidi dei loro istituti, chiedendo di conoscere lo stato delle cose e la relativa certificazione sul rispetto delle norme previste dalla legge 626 sulla sicurezza. Alcuni dirigenti scolastici hanno risposto per iscritto, altri soltanto a voce, altri per niente. In molti casi i ragazzi hanno verificato da soli la presenza o meno ad esempio delle scale antincendio o labbattimento delle barriere architettoniche. Alla fine ha preso forma un corposissimo dossier corredato di foto e video che mostrano in che genere di ambienti passino tante ore studenti e docenti. Sconfortanti i dati complessivi frutto del censimento. Il 98 per cento degli istituti non possiede la certificazione di conformità dellimpianto di protezione antincendio, il 97 neppure quello di agibilità, il 92 di collaudo statico. Le cose vanno leggermente meglio per la normativa antisismica rispettata dal 67 per cento delle scuole testate. Tutto da rifare per limpianto elettrico, 93 per cento fuori norma, e quello idrotermosanitario, 98 per cento privo di certificazione. Colpa della Provincia e del suo presidente Enrico Gasbarra che non investe sulla sicurezza dicono quelli di Azione giovani.
La Provincia però respinge tutte le accuse e fornisce dati molto più rassicuranti.
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