Persa al Pireo la nave ammiraglia, anche se il Montepaschi battuto dallOlympiacos in Eurolega sembrava più un brigantino per aver regalato troppi cannoni lungo la strada, ci restano le zattere dove il basket italiano gioca a briscola con le sue poche idee. Non è stato naufragio, ma una sconfitta prevedibile perché non basta il talento, il buon sistema di gioco, la difesa accanita, a farti correre per il massimo. Ci vogliono anche chili e centimetri e Siena non li aveva, dopo aver scoperto che la schiena di Lavrinovic era sempre in fiamme e l'eta di Stonerook non calava. Puoi fare imprese come battere il Barcellona, favorito per il titolo con il Cska, puoi andare a sbancare Madrid, ma nella tonnara di un play off capita che perdi troppi rimbalzi, che gli altri tirino il triplo dei tiri liberi anche se giocano peggio di te. Pazienza.
Ora vediamo cosa succede su queste zattere sparse nel mare infuocato: su una gli arbitri che vedono sempre poco e tantomeno la trave che li acceca sul campo e fuori, su un'altra il Meneghin dimissionato che con Petrucci sembra lo schiavo Ben Hur con il console Ario salvato fra le fiamme. Ci resta il campionato che oggi non vedrà Siena in campo contro Avellino, ma misurerà tutte le sue avversarie che intanto guardano i pentacampioni da molto distante in classifica. La debolezza del Montepaschi è apparsa evidente sotto canestro, ma per misteri della fede la sua avversaria più accreditata, Milano anche se appare più debole di Cantù che ha vinto ieri a Teramo, sta cercando rinforzi nel settore degli esterni (Rivers) e non sotto canestro dove viene umiliata spesso, come è accaduto nella sconfitta di Cremona contro la penultima in classifica.
Diciamo che una Siena riposata, risanata, dovrebbe dominare ancora, ma resta questa incognita su Lavrinovic che condiziona ogni tipo di ragionamento e allora è probabile che Minucci, larchitetto dei trionfi, cerchi di giocare l'ultima carta puntando su gladiatori darea che possano sostenere una batteria di esterni che resta la migliore di tutti.
La zattera di Milano oggi sarà speronata da quella più colorata di Venezia e vedremo se gli urli di Scariolo sono arrivati a fondere la cera che sembra chiudere le orecchie di giocatori discreti che non hanno mai entusiasmato.
La 10ª di ritorno (ore 18.15): Teramo-Cantù 69-74 (ieri), Roma-Treviso (20.30, Rai Sport 1), Varese-Sassari, Montegranaro-Pesaro, Caserta-Cremona, Bologna-Biella, Milano-Venezia, Siena-Avellino rinviata al 19/4.
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