Siena, «Arte all’arte» ultimo atto

Termina l’evento che ha coinvolto protagonisti di tutto il mondo nella realizzazione di opere sul territorio toscano

Siena, «Arte all’arte» ultimo atto

A Campo Alegre de Lourdes, nello Stato di Bahia, 135 cisterne forniscono da quest’anno acqua potabile a 550 persone grazie agli artisti che hanno aderito all’iniziativa «Arte per vino uguale acqua», promossa dall’Associazione Arte Continua di San Gimignano. Il risultato della campagna, che finora ha raccolto 110mila euro grazie alle bottiglie firmate Michelangelo Pistoletto, Roni Horn, Richard Hamilton ed altri, è stato presentato alla decima e ultima edizione di «Arte all’arte», progetto di arte-architettura nel paesaggio toscano che in questi anni ha radunato nella provincia di Siena il meglio dell’arte internazionale.
Quest’anno tutti e dieci i curatori delle precedenti edizioni, da Achille Bonito Oliva a Laura Cherubini, da Giacinto di Pietrantonio a Pier Luigi Tazzi, hanno coinvolto i sei artisti più rappresentativi dell’intera manifestazione per realizzare un’opera «site-specific» all’interno del circuito che comprende i comuni di Buonconvento, Colle Val d’Elsa, Montalcino, Poggibonsi, San Gimignano e Siena. Gli artisti, selezionati tra coloro che meglio hanno saputo interpretare lo spirito dell’arte pubblica, sono Cai Guo-Qiang, Olafur Eliasson, Alberto Garutti, Anish Kapoor, Tobias Rehberger e Sislej Xhafa. Particolarmente coinvolgente l’installazione di Garutti che invade la navata sinistra della chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Buonconvento: una costellazione di piccole lampadine, spirituale metafora delle candele votive, si illumina ogni volta che un cittadino compone il numero telefonico +39 0577 806793. Il costo di ogni chiamata viene in parte devoluto alla realizzazione di impianti di depurazione dell’acqua nello Sri Lanka. «Penso alla chiesa - dice Garutti - non solo come a un luogo di culto ma anche come a uno spazio permeato di cultura e di secolari tradizioni; quest’opera è dedicata agli abitanti di Buonconvento e a tutti coloro che anche da molto lontano vorranno passare di qui solo con un pensiero».
I sei progetti si aggiungono ai 69 realizzati nelle edizioni precedenti e alle 21 installazioni permanenti che formano l’unico itinerario d’arte pubblica che in Italia coinvolge autori di fama mondiale, come Jimmie Durham, Ilya Kabakov, Joseph Kosuth, Cildo Meireles, Sol LeWitt e Mimmo Paladino. Grazie ad «Arte all’arte», l’area senese raccoglie oggi un originale patrimonio di public art quantificabile intorno ai 5 milioni 300mila euro, a fronte di un investimento pubblico di un milione in 10 anni. Malgrado ciò, le crescenti difficoltà nel reperire finanziamenti (quest’anno la Regione Toscana ha negato il suo apporto), la storica manifestazione nata idealmente dal sodalizio tra lo scomparso Luciano Pistoi e il trio composto da Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, ha celebrato l’ultimo atto. Un progetto che ha dovuto fin dall’inizio scontrarsi con l’immagine stereotipata di una regione dalla tradizione culturale ingombrante.
«In questi anni però - fa presente Mario Cristiani, presidente dell’Associazione Arte Continua - gli artisti contemporanei hanno saputo rigenerare il territorio e l’identità ambientale anche in comuni, come Poggibonsi, alla periferia del turismo culturale toscano.

Scuola, piccola-media impresa e artigiani locali sono stati coinvolti e culturalmente stimolati da progetti di arte-architettura che ogni estate hanno attirato in questi piccoli paesi artisti e intellettuali da tutto il mondo».

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