Silvio lo scapolo «Ho la fila di ragazze che vogliono sposarmi»

nostro inviato a Sofia

Che tra Silvio Berlusconi e Boyko Borisov si stia creando un certo feeling lo si capisce durante il pranzo a porte chiuse che segue l’inaugurazione della statua di Garibaldi nel centro di Sofia. Il Cavaliere porta in dono dolci artigianali («mi hanno detto che sono la tua passione») e un orologio di lusso per onorare il cinquantunesimo compleanno del premier bulgaro. A cui - e qui sta il segnale di una sintonia particolare visto quanto l’argomento sta a cuore al Cavaliere - è pronto ad «offrire» il risultato delle ricerche che «sto finanziando» al San Raffaele di Milano per allungare la vita media. «Quando venti anni fa mi dicevano che ero vecchio - spiega Berlusconi al festeggiato - me la prendevo. Adesso che ne ho passato i 70 non ci bado più». «L’età media in Italia è di 83 anni, ma io - dice rivolto a Borisov - sono sicuro che arriveremo tutti e due fino a 120».
Un pranzo conviviale, allietato da un gruppo musicale locale composto da una decina di ragazze e quattro coriste in abiti tradizionali che si dedicano senza sosta alla musica balcanica. Almeno finché non è lo stesso Borisov a interromperle: «Silvio, hanno chiesto la cortesia di farsi una foto con te». Impossibile rifiutare, anche se il Cavaliere butta lì tre condizioni: «Primo, si devono avvicinare; secondo, devono cantare un’altra canzone; terzo, mi devono dare il numero di telefono». E, almeno stando al racconto dei partecipanti, è non solo la più bella ma pure la più alta la prima a urlare un «sì» convinto. Con Berlusconi che ci scherza su. «Sapete, ora che sono un uomo libero - dice il premier - ho la fila di ragazze che vogliono sposarmi. Per tre ragioni: sono ricco, bello e giovane. Ma non preoccupatevi, non mi arrenderò mai». Come d’altra parte non aveva fatto qualche ora prima, quando terminata l’inaugurazione della statua di Garibaldi si era concesso alla folla. «Presidente, una foto», chiedeva una piuttosto procace sostenitrice. «Come? Solo una?», la replica del Cavaliere. Che si concede pure una galanteria con la ragazza in abiti tradizionali che gli consegnato un mazzo di fiori al termine della cerimonia: «Sei bella come una fata».
Battute a parte, durante il banchetto nel caldissimo ristorante Ariana - presenti anche il vicesindaco di Roma Cutrufo e il sindaco di Salemi Sgarbi - Berlusconi fa anche una panoramica sulla politica italiana. E torna a criticare l’opposizione che «è senza leader» e «sempre più divisa». «Sono preoccupato per il Paese - dice - perché neanche in un momento così delicato si riesce a dialogare con loro».

Insomma, fosse per lui il Cavaliere se ne andrebbe a rilassarsi in una delle sue tante ville («alle Bahamas non ci vado da anni») ma, è il senso del suo discorso, «non c’è nessuno che possa sostituirmi» né da una parte né dell’altra e finirà che resterò davvero al governo fino a 120 anni. Anche se, dice rivolto a Borisov, «tu qui decidi una cosa e poi la fai» mentre in Italia «non funziona così» perché il premier «non ha alcun potere».

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