Milano - Tra un po’ i film di Natale usciranno a Pasqua. Vedere per credere. Il nuovo cinepanettone (o cinecolomba?) di Massimo Boldi, La fidanzata di papà, marchio Medusa, è stato piazzato in cartellone per il 7 novembre, con un settimana supplementare di anticipo sul Matrimonio alle Bahamas dello scorso anno, che già aveva sconvolto il tradizionale menu di fine 2007. Guadagnandosi un insperato successo con relativo superincasso. Trovata dunque la chiave giusta per evitare guerre fratricide tra commedianti (Aldo, Giovanni e Giacomo, Pieraccioni e De Sica) e mettere da parte l’identico gruzzolo delle feste, è ovvio che Boldi, pronto a sottolinearlo, e company ci riprovino.
Stesso cast, oltre che stessa spiaggia e stesso mare. Più o meno, visto che dalle Bahamas la troupe si trasferirà nella vicina Miami. Tra un mese. Prima si gira a Cortina d’Ampezzo, ciak d’apertura lunedì. Una novità è in regia, dove il posto di Claudio Risi è stato preso da Enrico Oldoini, uno che di Vacanze di Natale se ne intende, avendo firmato quelle, non proprio memorabili, ’90 e ’91. Ma a parte la bella Elisabetta Canalis, che però di commedie natalizie ne ha già fatte, e della stangona Natalia Bush, alta almeno il doppio del suo illustre omonimo, la più attesa new entry è roba davvero grossa: nientepopodimenoché Simona Ventura.
Chi pensa che si tratti di un esordio nel cinema si sbaglia, come ricorda la stessa star di Raidue. Diretta da Maurizio Ponzi era stata infatti protagonista di Fratelli coltelli, dove si esibiva nel ruolo di una falsa contessa, con accentuata (e voluta?) inflessione piemontese. «Ma sono passati dodici anni», si schermisce Simona. Che, tradotto, potrebbe anche voler dire: nel frattempo ho imparato a recitare. Sì, è lei la fidanzata di papà del titolo, madre della ragazza del figlio del vedovo Boldi, proprietaria di una catena di ristoranti a Miami, Los Angeles e New York. Una donna manager, guarda un po’. La parte che il destino, anziché la fiction, potrebbe assegnarle in futuro, come si sussurra da tempo.
La Ventura la prende alla larga: «Sono più sicura rispetto al mio esordio. Quando avevo giurato: mai più. Poi ho letto il copione, che mi è piaciuto molto, ho parlato e provato tre giorni con Oldoini e alla fine mi sono convinta ad accettare. In tutta umiltà. E devo dire grazie a Massimo e a Enrico che mi hanno aiutato molto». Finalmente getta la maschera: «È un personaggio che mi somiglia molto. Una donna forte, perfino dura in apparenza. Che poi si scioglie e diventa dolce e carina». «Proprio come me», aggiunge per quei pochi che non la conoscono a fondo.
Una nuova carriera dunque? «Andiamoci piano. Vedremo. Comunque il cinema mi piace». Come la tv? «Eh no, la tv resta il mio vero amore, mi trovo più a mio agio, anche se l’ambiente del set mi incuriosisce». Quindi butta lì: «Ho quarantré anni», lo ripete più volte con civetteria quasi divertita, «e non mi pesa il ruolo della mamma, anzi sarei pronta anche a fare la nonna». Tanto per far sapere che non ha pretese di femmina fatale. Al cinema, beninteso. Dunque batte ancora forte la televisione nel cuore di Simona. Che, almeno per la prossima stagione, starà in sella a tutti i suoi cavalli di battaglia. «Sì, rifarò X Factor e Quelli che il calcio, dove daremo più spazio alle partite, dato che la Rai si è ripresa i diritti. E naturalmente L’isola dei famosi. Qui siamo molto avanti, ho dovuto anticipare i tempi proprio per il mio impegno cinematografico. Sarà un bel cast, con molte novità».
Se Simona si prende la fetta più grossa di attenzione, gli altri capiranno. Tanto è un set che pare davvero affiatato, non certo da Fratelli coltelli. Biagio Izzo, travestito da donna alla Tootsie per non perdere un impiego di attorucolo, farà innamorare il cuoco, cognato del solito, impagabile Boldi, Enzo Salvi.
Il casinista cronico Nino Frassica è l’ex marito di Simona Ventura, da cui ha avuto la figlia succitata, e infine gli immancabili Fichi d’India sono due improbabili poliziotti di Miami. Certo, la storiella non l’ha scritta Shakespeare, è opera bensì di Oldoini e Paolo Costella, ma il pubblico di Natale (e di Pasqua) non chiede l’Amleto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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