«Albertini mi ha detto che sono anchio una sorta di sindaco». Romeo Manalo, 55 anni di cui 32 di carriera diplomatica in giro per il mondo, è il console generale delle Filippine a Milano a capo di una comunità di ben 23mila anime (registrate). «Sette milioni di filippini, il 10% della popolazione, lavora allestero: sono i nostri nuovi eroi». Il console si sta adoperando a vari progetti in città: daccordo con lAsl, lavora per la prevenzione delle droghe tra i giovani e la qualificazione del lavoro: «Filippina è diventato sinonimo di domestica: vogliamo dimostrare di saper fare anche altro», dice.
Il consolato organizza corsi di informatica, di management, di italiano, oltre ad aggiornamenti per colf: «Prevediamo unevoluzione nel settore: abbiamo inserito corsi di massaggio perché se è fatto bene significa lavoro assicurato». E ben remunerato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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