Terzo Valico? Certo che si farà. Cambiano i tempi, cambiano i protagonisti, restano le stesse certezze: il terzo Valico si farà. Ma solo sulla carta. Sulla carta di chi è al governo, chiaramente. Fino a due anni fa, quando cera già una concessione data a una società, cera un progetto, un «foro pilota», il via libera del Cipe e di tutti gli altri organi e organismi del governo che dovevano dare la loro benedizione, cera anche un senatore della Repubblica che puntualmente smentiva le parole di un collega, un senatore «avversario». Insomma, cera il Grillo di Forza Italia - Luigi - che ogni settimana ribadiva che ormai il terzo Valico era pronto a partire, che cerano i soldi stanziati ed era arrivato anche lultimo ok. Ma cera anche Graziano Mazzarello, lulivista specializzato in trasporti e infrastrutture, che cercava sempre di rintuzzare, per sottolineare come tutto fosse solo sulla carta, che le promesse non sarebbero state mai mantenute.
Il fatto è che ora tocca proprio a lui tranquillizzare i liguri e smentire tutte le Cassandre che quotidianamente vedono lopera sempre più distante dalla realizzazione. E così ieri il «grillo» dellUlivo ha dovuto fare i salti mortali per dimostrare che il governo Prodi sta praticamente facendo il Terzo Valico. Armato di schede, testi di legge, bozze e tabelle, è risbarcato a Genova per annunciare che il «contratto di programma 2007-2011» è passato in commissione, è già nelle mani del Cipe. Insomma, tutto fatto? Cosa dice quel programma? «Che il Terzo Valico è stato inserito nelle priorità dal governo italiano - esulta Mazzarello -. E che anche le Ferrovie sono daccordo. Addirittura in commissione hanno dato un parere secondo cui la realizzazzione dei collegamenti tra porti è seconda solo alle opere che riguardano i pendolari».
Ma «prioritario» che significa? Ecco la domanda che il senatore ulivista si augurava non venisse fatta. «Che deve partire - spiega Mazzarello -. Cioè, non è che si fa, non vorrei dire cose certe, ma...» A proposito, la tabella fornita dallo stesso senatore indica una cifra precisa: il costo definitivo dellopera è di 5 miliardi e 60 milioni di euro. E 197 milioni ci sono già. In fondo mancano solo 4 miliardi e 863 milioni. Inseriti alla voce «Fabbisogno di competenza 2009». E anche nella colonna delle risorse «da reperire». Insomma, Mazzarello, i soldi per il Terzo Valico non ci sono? «No, no, per carità, non ci sono - insiste -. Sono da reperire, io credo ce li debba mettere lo Stato, ma poi possono venire da privati, o dallextragettito, vedremo». E allora dovè la buona notizia? Almeno ai tempi di Gigi Grillo cera già una concessione data alla Tav. Questo governo ha revocato anche quella, cè ancora da iniziare ad assegnare la concessione ex novo. È addirittura un passo indietro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.