Cronaca locale

Smog, Moratti non si sbilancia: "Aspetto i dati dell’hinterland"

Cala il pm10 ma la Ue apre una polemica sulle rilevazioni Arpa Deroghe alla moda: le emissioni compensate da nuove piante

Smog, calano le polveri sottili ma non le polemiche sul blocco del traffico di domenica. Se già in serata il vicesindaco e assessore alla mobilità Riccardo De Corato dichiarava che i livelli di pm10 «non erano mai stati così bassi», ieri alle 16 le centraline dell’Arpa confermavano il dato: 21 grammi in media misurate tra le centraline in città. Merito del blocco? Forse un pochino sì, ma soprattutto della pioggia battente che da giovedì sera fino a venerdì mattina ha lavato l’aria. La prova? I livelli di smog passati da 81 microgrammi per metro cubo di giovedì ai 30 di venerdì. Aria più pulita quindi, ma non dalla polemiche a partire da quelle sulla validità dei dati forniti dalle centraline dell’Arpa che sembrerebbero sottostimati, addirittura del 40% almeno a leggere il rapporto dell’Ispra realizzato grazie ad un accordo tra Unione Europea e Regione. Ma per ora è solo una polemica che la Regione non commenta e che Letizia Moratti liquida con un laconico: «Le centraline non dipendono dal Comune». Anche sui risultati del blocco, cui hanno aderito 169 comuni, il sindaco però è cauto e prima prendere posizioni preferisce attendere i dati di tutti i comuni che hanno chiuso al traffico. «Penso sia importante vedere i dati complessivi dei 169 comuni che hanno aderito - ha spiegato la Moratti -. Bisogna vedere se da una decisione comune sono arrivati risultati migliori e verificare se la strategia seguita da tutti i comuni insieme, ha dato risultati migliori rispetto a quanto normalmente danno le decisioni delle singole amministrazioni. Mi riservo una lettura assieme all’Anci».
Ma non è finita. Continuano anche le polemiche sulle deroghe concesse non solo agli operatori della moda, ma soprattutto ai venti politici impegnati nella campagna elettorale. E se la Moratti ha annunciato che le emissioni dei seimila operatori della moda che domenica hanno usato l’auto verranno convertite in piante per il rimboschimento del parco del Ticino, il presidente della Camera della Moda Boselli si è detto soddisfatto di come si è svolta la giornata di sfilate. Non ha chiesto la deroga ma è stato costretto a rinviare una kermesse al Palalido il governatore Roberto Formigoni, dall’inizio contrario al blocco: «Mi sono spostato con l’auto a metano, questo dimostra quello che penso della questione». Critiche anche dal segretario generale dell’Adiconsum di Milano, l’associazione dei consumatori della Cisl, Tommaso Di Buono: «Ci siamo fidati delle ragioni invocate dai promotori, e cioè che questa iniziativa era un simbolo per richiamare l’attenzione sul problema dello smog. Ma ora facciamo un bilancio onesto e dobbiamo rilevare che il blocco ha ottenuto l’effetto esattamente opposto. Rimane in bocca il sapore amaro delle troppe deroghe concesse. È stato organizzato in un modo così maldestro da amareggiare le persone oneste e dare un alibi in più ai critici. Carente anche il ruolo di Atm, non ha potenziato il servizio sull’intera città ma ha privilegiato solo il centro». Denuncia «attese intollerabili, anche di trentuno minuti alle 11 del mattino, frequenze da notte fonda e non da domenica a piedi. Se il blocco doveva essere un simbolo, lo è diventato in negativo.

I nostri uffici sono stati contattati, tramite mail e telefonate, da molti milanesi delusi che hanno voluto manifestare totale dissenso sulle modalità con cui è stata gestita l’iniziativa».

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