Il solito polverone sollevato dalle polveri sottili

Riguardo alle polveri sottili vorrei evidenziare: 1) dai dati risulta che l'aria così pulita come ora negli ultimi 30 anni non lo è mai stata; 2) se i limiti Ue vengono superati è anche perché questi sono sempre più bassi (PM10: Ue 50 micro grammi mc, Usa 150) e studiati per città ventose del Nord Europa; 3) non sono dei pericolosi killers in agguato, altrimenti la Ue avrebbe fissato dei livelli di allarme, come ha fatto per l'ozono; 4) attualmente abbiamo un'aspettativa di vita di circa 80 anni 5) tutti i provvedimenti di limitazione di riscaldamento e traffico hanno un rapporto costi-benefici fortemente negativo; 6) la concentrazione di vari inquinanti e di polveri nelle abitazioni, nei trasporti e luoghi pubblici è spesso assai maggiore di quella che si ha all'aperto. Ciò premesso non preoccupiamoci quindi più di tanto e diciamo serenamente a chi ci angoscia con l'aria che uccide, di stare calmo e di tener conto anche di quanto sopra prima di parlare e/o agire.
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Ben detto, caro Cerofolini. Le polveri sottili o particolato rappresentano uno degli ultimi spauracchi agitati dalla lobby ambientalista di area catastrofista. In sostituzione del vecchio caro smog che, a sentir la lobby, aveva perso mordente come mortale minaccia del genere umano. Al contrario, il nuovo brand è efficace e persuasivo. Polveri sottili. Invisibili, inodori e insapori, che fluttuano, mortifere, nell’atmosfera. Proprio come il gas nervino. Brrr, che paura. Il guaio del particolato, quello d’essere in gran parte prodotto in natura e risultare dunque “naturale”, “genuino”, “ecocompatibile” come ogni cosa ce ci dona la serafica Madre Terra, fu presto sanato: bastava non dirlo. E dire invece che a produrlo è l’uomo cattivo che non solo pretende di spostarsi con mezzi privati e pubblici, ma ha la pessima abitudine di voler vivere, quando fa freddo, in ambienti temperati. Assoluto riserbo anche sul fatto che le abitazioni e non parliamo degli edifici pubblici possono contenere livelli di particolato assai superiori a quelli del più inquinato ambiente esterno (il semplice camminare per casa, alzarsi o sedersi su un divano, sbattere un materasso, produce una quantità di polveri sottili che ne basta e avanza). Si vede che il millenarismo ambientalista rispetta la privacy. Cosa dire poi delle “soglie” oltre le quali si finirebbe all’altro mondo come le zanzare centrate dal Raid, che come è noto «le ammazza stecchite»? Ognuno fa come gli pare, misurando a spanne, a tot, sparando cifre a pen di segugio. Come lei ricorda, caro Cerofolini, negli Stati Uniti, nazione che in quanto a ambientalismo e salutismo non è seconda a nessuna, la soglia oltre la quale scatta l’allarme rosso è di 150 microgrammi (centocinquanta millesimi di grammo) per metro cubo d’aria. L’Europa, che in quanto a ambientalismo vuole dientare la prima della classe, l’ha stabilita, la soglia, in 40 microgrammi. Con quale criterio? Nessuno. Una cifra buttata lì. Avrebbe potuto dire 50 o 35, come le girava - come girava agli euro oligarchi - in quel momento. Poco importa che per loro natura le polveri sottili possano essere più o meno volatili a seconda del regime dei venti, della pressione barometrica e di tanti altri effetti naturali che variano non dico da una nazione all’altra, non da una regione all’altra, non da una città all’altra, ma da un borgo, da un quartiere all’altro. La fatidica soglia è comunitaria, vale per Inverness come per Torino, per Copenaghen come per Palermo. E quando tocca quota 40, alè: si intona, almeno qui da noi, la solita messa cantata delle domeniche senza auto. Che non hanno mai fatto diminuire, mai, è provato, carta canta, di un mezzo microgrammo il pestifero particolato. Morale, tutta scena.

A partire da quella madre, dove viene rappresentata la micidiale potenza letale delle polveri sottili. Però, essendo scena politicamente corretta, nessuno se la sente, in alto loco, di gridare: «Sipario!».
Paolo Granzotto

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