Somalia, appello del Papa "Bisogna fermare subito la catastrofe umanitaria"

Appello del Papa per il Corno d’Africa, afflitto dalla peggiore siccità degli ultimi 60 anni. Coinvolte 10 milioni di persone. Ora la Somalia è stata colpita da temporali che infieriscono sugli sfollati nei campi profughi

Somalia, appello del Papa 
"Bisogna fermare subito 
la catastrofe umanitaria"

Roma - Appello del Papa per il Corno d’Africa, che vive una "catastrofe umanitaria". Benedetto XVI auspica che "cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi" in Somalia, "a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini". "Non manchi - ha chiesto il Papa all’Angelus recitato a Castelgandolfo - a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà".

"Cari amici - ha detto papa Ratzinger dopo aver recitato l’Angelus, mentre i fedeli lo acclamavano nella residenza estiva dei papi - innanzi tutto un appello". "Con profonda preoccupazione - ha spiegato - seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d’Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccit… e, in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria". "Innumerevoli persone - ha aggiunto - stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti".

Il Corno d’Africa è afflitto dalla peggiore siccità degli ultimi sesssant'anni, che ha coinvolto 10 milioni di persone e ora colpito da devastanti temporali che da giorni infieriscono sugli sfollati nei campi profughi e hanno già provocato almeno cinque vittime. E' la drammatica crisi che sta attanagliando Somalia, Kenya, Etiopia, Gibuti ed Eritrea, mentre si teme persino un effetto contagio in altri Paesi, tra cui Tanzania e Sudan, e sono almeno 3mila persone al giorno che fuggono dalla Somalia diretti proprio verso i Paesi vicini. Intanto, la Chiesa si mobilita per far fronte alla crisi: tante le associazioni impegnate sul posto, mentre il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione e dei sentimenti di solidarietà con i quali Benedetto XVI sta seguendo la grave situazione in cui versa la Somalia, ha disposto l’invio, a nome del Pontefice, di un primo aiuto.

La rete Caritas, già attiva nelle diverse realtà sul posto e ideatrice di un programma globale di aiuto d’emergenza che sarà operativo nelle prossime settimane, ha lanciato un appello per la raccolta di fondi e ha fatto sapere che i campi profughi in Paesi vicini come il Kenya sono ormai al

limite della capienza. Un allarme lanciato in particolare sulla condizione dei bambini: in Somalia uno su tre è denutrito e sono loro assieme alle donne incinte, le prime vittime di malnutrizione e malattie trasmissibili.

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