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Sorpresa: il cinepanettone funziona solo se è un po’ «burino»

Sorpresa: il cinepanettone  funziona solo se è un po’ «burino»

A volte, è dura capire le reazioni del pubblico. O, almeno, prevederle. Negli ultimi anni, ci hanno fatto venire il mal di testa a furia di spiegarci che il cinefilo disertava sempre più i cinepanettoni per il loro eccesso di volgarità. Così, quest’anno, tutti a sottolineare con enfasi la svolta di Vacanze di Natale a Cortina (nella foto Sabrina Ferilli e Christian De Sica). Un ritorno alle origini caratterizzato da meno parolacce e con un tasso di trivialità ai minimi termini (a parte qualche allusione sessuale di livello elementare). Insomma, più spazio alla commedia pura. Gli ingredienti del rilancio sembravano giusti. Ed invece, vai a leggere la classifica e cosa scopri? Che il film è stato bastonato al botteghino, strabattuto dalla concorrenza. Allora, come la mettiamo? La verità è che il cinepanettone piace per la sua vena trasgressiva e un po’ burina. Se tu lo edulcori trasformandolo in buonista non è più la stessa cosa. Come se spacciaste un panettone come tale ma privandolo di uvetta e canditi. De Sica e soci sono entrati nel cuore dei genovesi e di tutti gli italiani per la loro simpatia sguaiata, per quel modo ruffiano di raccontare i nostri vizi. Se trasformate in sobrio (termine che va di moda) anche il cinepanettone, è giusto che poi ne paghiate le conseguenze al box office.


I più visti a Genova nell’ultima settimana
1) Sherlock Holmes: gioco di ombre; 2) Il gatto con gli stivali; 3) Midnight in Paris; 4) Vacanze di Natale a Cortina; 5) Le idi di marzo; 6) Finalmente la felicità; 7) Il giorno in più; 8) The artist; 9) Real Steel; 10) Miracolo a Le Havre

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