Un trofeo Emma Bonino lha vinto in questa sfortunata tornata elettorale: il Tapiro di «Striscia la notizia», che le è stato consegnato ieri. La grande sconfitta delle regionali ha fatto buon viso a cattivo gioco accettando il dorato mammifero e dicendosi «attapirata forse, mugugnante mai». E certo bisogna riconoscere alla radicale di aver preso il verdetto delle urne con quel fair play non sempre esibito in campagna elettorale.
Una signorilità che ha anche un significato politico: Bonino sa bene che la sua colpa nella disfatta del centrosinistra è minima. Lo dice tra laltro in un fuori onda mandato in onda dalla stessa trasmissione satirica di Antonio Ricci e antecedente allo spoglio delle schede, nella quale la Bonino accusa il Pd di averla mandata allo sbaraglio alle elezioni, certo di una sconfitta dopo lo scandalo che aveva investito lex Governatore della Regione Lazio Piero Marrazzo: «Nessuno di loro aveva voglia di mettere la faccia su una sconfitta e mi hanno appoggiato perché non avevano alternative», la sentenza della radicale. Ma cè anche lo zampino del premier nel risultato elettorale del Lazio: «Più che il Pd, forse cè stato un po di attivismo di Berlusconi, che è stato più determinante. Ho questo sospetto». Ieri comunque Emma Bonino si è concessa una giornata di riposo. Nessuna conferenza stampa, nessuna intervista, nessuna analisi. Parlerà oggi in una conferenza stampa convocata con Marco Pannella nel corso della quale traccerà un «bilancio dopo gli esiti elettorali» e lancerà le «proposte Radicali di lotta per lalternativa democratica».
Ma il grande sconfitto di questa tornata elettorale nel Lazio (ma non solo) è il Pd, che arretra ovunque nelle province laziali e tiene a Roma probabilmente favorito dallassenza del Pdl. «A Roma il voto del Pd può considerarsi positivo - dice il coordinatore del Pd di Roma Marco Miccoli - Anche a fronte dei problemi che il partito ha avuto in tutto il resto della Regione, credo però che si debba andare avanti e che sia importante aprire un momento di confronto vero al nostro interno. Per questo proporrò alla direzione romana e allesecutivo di stabilire le date del congresso di Roma entro lestate, come stabilito dalla direzione nazionale».
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