«Sos» ai donatori di sangue

I milanesi sono tornati dalle vacanze. E il Comune spera che siano tornati armati di buoni propositi. Almeno di uno: quello di donare sangue. Un proposito assolutamente necessario perché a Milano ne manca davvero tanto, in particolare quello di tipo A positivo, 0 positivo e B negativo. Tre gruppi sanguigni per un totale di 20mila sacche, tante ne servono per coprire la carenza degli ospedali, cui rimediano acquistando sangue dai nosocomi del resto della Lombardia che ne hanno in eccedenza.
Un reperimento che basta a tranquillizzare l’assessorato regionale alla Sanità che considera esagerato l’allarmismo di Avis e Comune che vanno comunque avanti con il loro ambizioso obiettivo: recuperare i 20mila donatori con cui garantire l’autossuficienza cittadina in materia di sangue.
I nostri concittadini sono sempre meno generosi: hanno offerto il braccio per il prelievo, rispetto all’anno precedente, a luglio 109 persone in meno e una sessantina ad agosto. L’obiettivo del Comune va, quindi, ben oltre il recupero dei donatori che hanno disertato quest’estate, e per perseguirlo tapezzeranno la città di manifesti.

«Si tratta di spiegare - dice l’assessore alla Salute Carla De Albertis - che donare sangue è importante, e che è altrettanto importante farlo con periodicità, poiché i bisogni trasfusionali sono in continua crescita. L’invito è rivolto prevalentemente ai giovani in modo da promuovere anche uno stile di vita corretto. Perché “star bene” e seguire “una cultura dell’equilibrio” può davvero aiutare a vivere meglio e più a lungo».

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