Lo spacciatore rifiuta il pranzo: nascondeva la cocaina nel tratto finale dell’intestino

Hanno atteso pazientemente alcuni giorni i poliziotti del commissariato Lido prima di riuscire a mettere le manette ai polsi di M.S. di anni 47, pluripregiudicato, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di eroina. Gli agenti infatti hanno tenuto sotto osservazione uno strano movimento di giovani tossicodipendenti che spesso contattavano in strada M.S. il quale prima di accomiatarsi da loro, doveva sempre tornare a casa per andare in bagno. Le indagini hanno consentito così ai poliziotti di capire che lo spacciatore utilizzava come metodo di trasporto dell’eroina, il suo retto. Domenica pomeriggio il sospettato è stato fermato ed è stato accompagnato in commissariato dove ha cominciato ad avere un comportamento nervoso e insofferente. Data l’imminente ora di pranzo al fermato è stata offerta l’opportunità di consumare un pasto alla mensa del commissariato ma questi ha opposto un netto rifiuto che ha fatto ipotizzare agli agenti ancor di più che M.S. potesse nascondere la droga all’interno del proprio corpo.

Lasciato solo in una stanza, ma osservato dall’esterno, dopo alcuni minuti l’uomo si è liberato manualmente di un involucro occultato nel proprio retto gettandolo all’interno di un secchio per la spazzatura. Gli agenti hanno recuperato l’involucro avvolto in nastro adesivo che conteneva eroina e M.S. è stato arrestato.

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