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Spagna La Catalogna: sì alla castrazione chimica

Una quarantina di detenuti per gravi reati sessuali in Catalogna potranno seguire, su base volontaria, un trattamento farmacologico di inibizione del desiderio. È il progetto pilota di castrazione chimica presentato a Barcellona dalla consigliera alla Giustizia Montserrat Tura con il nome di «protocollo del trattamento coadiuvante» che potrà essere applicato nei prossimi dieci anni a stupratori seriali e a condannati per pedofilia su più di una vittima di sadismo sessuale. Il protocollo si inserisce nel programma, già esistente, di trattamento dei condannati per reati sessuali, il Sac (Controllo aggressore sessuale). La castrazione chimica, ha specificato Montserrat Tura, è destinata ai soli detenuti che ne faranno richiesta e che saranno definiti idonei da un équipe di psichiatri. La somministrazione del farmaco inibitore inizierà quattro mesi prima dell’uscita dal carcere per fine pena.

Le autorità catalane hanno voluto precisare che coloro che richiederanno tale trattamento non otterranno alcun beneficio penitenziario.

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