Spalletti sfida il tabù: «Vinciamo e mettiamo pressione ai nerazzurri»

Un tabù da abbattere, ma soprattutto una rimonta da continuare. La trasferta della Roma a Cagliari ha il sapore di crocevia del campionato, anche perchè il successo da conquistare sull’isola (evento che non si verifica da oltre 12 anni, ultima volta nell’ottobre 1995 grazie a Fonseca) dovrà essere seguito da un regalo in ottica scudetto dei «cugini» laziali. Spalletti recupera Francesco Totti (sette gol ai sardi in carriera), ma sa che la trasferta sarà tutt’altro che agevole. «Il Cagliari - dice il tecnico giallorosso - nelle ultime sei partite in casa ha fatto cinque vittorie e un pareggio. Ballardini sta lavorando bene e avranno anche il morale alto per i punti restituiti. Ma sono tre anni che noi lavoriamo per arrivare a queste partite e ora che ci siamo le intenzioni dei ragazzi sono quelle di continuare a portare avanti questo discorso. Bisogna andare lì a vincere e il resto verrà di conseguenza».
L’obiettivo principale è mettere ulteriore pressione all’Inter capolista: «Arrivare a un punto di distacco - ammette Spalletti - potrebbe dargli più fastidio. E poi loro non ci avevano abituati a questi cali di tensione che, quando avvengono, tendono a far perdere un pò di sicurezza. Ma prima di guardare in casa d’altri, è fondamentale badare a noi stessi, fare la nostra corsa e non perdere l’occasione se si presenterà, sapendo che all’Inter ci sono le qualità per rimettere a posto il tutto. Con la Lazio, indipendentemente dal nostro risultato, scenderà in campo determinatissima». Totti è recuperato, ma non sarà al massimo dopo il problema al ginocchio destro. In difesa, invece, mancherà Juan (si cercherà di recuperarlo per l’impegno europeo) che andrà a completare il tris di assenze composto dagli squalificati De Rossi, Perrotta e Vucinic. Sembra scontato l’impiego di Aquilani a metà campo, mentre si affaccia la possibilità di un Pizarro trequartista.
Intanto il portiere Doni, rispondendo ai lettori del portale «uefa.com», dichiara: «Possiamo vincere la Champions, ma è bene procedere per gradi. Proviamo a battere il Manchester e poi penseremo alla semifinale. L’anno scorso, dopo il 7-1 dell’Old Trafford, ci sono volute alcune settimane per riprenderci. Nessuno poteva immaginarsi un punteggio simile, ci sentivamo umiliati. Guardando indietro, vedo i lati positivi di quella sconfitta, abbiamo imparato molto e sono sicuro che potremmo rigiocare per 100 anni quella partita senza ripetere quel risultato». Doni affronta poi il discorso scudetto: «C’è stato un momento in cui i punti di distacco erano undici e l’Inter giocava benissimo, sembrava tutto finito.

Poi è uscita dalla Champions e ora attraversa un momento negativo. Abbiamo ridotto le distanze e credo che la lotta sarà aperta fino all’ultimo». La Roma ha comunicato che l’allenamento di domani a Trigoria si svolgerà a porte chiuse.

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