da Napoli
«Me ne frego», sembra il motto della giunta regionale della Campania, presieduta dallimputato nello scandalo dei rifiuti, Antonio Bassolino. Il grido di battaglia più popolare dellera fascista è stato espropriato dallamministrazione di centrosinistra di Palazzo Santa Lucia. Perché?
LUnione europea aveva consigliato allUnione di Bassolino (Pd, più rifondazione comunista, più Verdi, più Dipietristi) di non usare i fondi comunitari per rimettere a posto i marciapiedi scalcinati e pieni di buche della Campania. La risposta da Palazzo Santa Lucia è stata: «Me ne frego».
Quel miliardo di euro, incassato dalla Regione Campania, in virtù di un mutuo stipulato con la Bei (Banca europea degli investimenti), per finanziare il parco progetti elaborato dalla giunta bassoliniana, doveva essere utilizzato per la realizzazione di grandi progetti dinfrastrutture. Ma, almeno in parte, cosi non è stato. Nove milioni, 995mila euro, sono già stati utilizzati per una decina di interventi che di progettuale non hanno alcunché. «Me ne frego».
I marciapiedi di Avellino saranno messi a posto con i soldi del mutuo, ottenuti sì, a tassi agevolati, ma da utilizzare per altre iniziative. Certo, i marciapiedi irpini andavano finalmente messi a posto, ma con altri soldi: quelli dei comuni, ad esempio. Invece, piazza Castello e via Tedesco, verranno aggiustate con 2 milioni e 820mila euro del mutuo comunitario. Il lunghissimo marciapiedi di via De Gasperi, un chilometro circa, secondo la misurazione dei colleghi del Corriere del Mezzogiorno, che hanno utilizzato il navigatore satellitare per essere il più precisi possibile, costerà intorno ai 2 milioni e 300mila euro.
Per arrivare ai circa 10 milioni di euro però, ce ne vuole ancora: altri due importanti marciapiedi, via Colombo e via Cavour, un chilometro e mezzo in totale, costeranno intorno al milione e mezzo di euro. Ma non è tutto: non solo marciapiedi nelle spese «menefreghiste» della giunta Bassolino. Una caserma dei vigili del fuoco, a Torre del Greco, area vesuviana, costerà un milione e 200mila euro mentre per la sede dello Iacp di Benevento, verranno spesi addirittura 3 milioni e 677mila euro. E uno spreco potrebbe essere considerato lelargizione di 590mila euro al comune di Roccarainola (Napoli) per rimettere in sesto la pubblica illuminazione.
Forse sarebbe stato più intelligente avvitare nei lampioni di Roccarainola delle lampadine a basso consumo, risparmiando un bel po di soldini in fatto di consumi ed evitando di fregarsene delle inutili indicazioni europee. Ma in Regione non ci stanno. L'assessore regionale Mariano D'Antonio ha parlato di «equivoco: i progetti non sono stati scelti a casaccio».
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