«Spesso incompetenza, a volte clientele: così si sperpera il denaro pubblico»

Sette miliardi in sei anni investiti dalle Regioni. Sottosegretario Brambilla, lei ha disposizione 50 milioni. Come si fa?
«Direi molto male. La responsabilità di questa anomalia non è delle regioni, ma di un referendum che nel ’93 ha cancellato la politica del turismo. Che poi ci sia stato anche chi ha utilizzato male poteri e risorse, mi sembra certo. Ma oggi anche loro ammettono che non si può pensare allo sviluppo senza una programmazione. E per questo si è riaperto il dialogo tra Stato e regioni».
Per la promozione turistica la Lombardia spende poco più di tre euro a turista, la Basilicata oltre 150 euro. È una sproporzione che balza subito agli occhi e che appare clamorosa. Come se la spiega?
«Alcune regioni, tra cui la Lombardia, hanno saputo fare una politica più produttiva. Altre hanno utilizzato questo potere senza avere idee chiare, ma anche, purtroppo, per mera politica clientelare».
Il caso italia.it.

A che punto siamo e cosa intende fare?
«Stiamo lavorando, e purtroppo siamo costretti a ripartire quasi da zero, a un progetto di portale di seconda generazione. Contiamo di poter metterlo in rete entro i primi mesi del 2009. Ma le regioni, stavolta, dovranno dare il loro reale contributo».

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