
Edoardo Leo è l'uomo nuovo del cinema italiano, pur con una lunga gavetta alle spalle. É, ormai, onnipresente, meritatamente, in tutte le ultime commedie di successo, raccogliendo i frutti di una carriera ricca di esperienze disparate. Attore, sceneggiatore, regista; televisione, cinema e teatro. Proprio sul palcoscenico, negli ultimi due anni, ha portato, in giro per l'Italia, Ti ricordi di me?, commedia che ha registrato una collezione di «tutto esaurito» e che ora convola sul grande schermo, per la regia di Rolando Ravello (che conferma tutto il buono del suo film d'esordio Tutti contro tutti). Con a fianco, anche al cinema, la partner teatrale Ambra Angiolini, per consolidare una delle coppie artistiche più affiatate e azzeccate degli ultimi tempi.
Nel film, Leo è un cleptomane, la Angiolini una maestra narcolettica che si addormenta di colpo quando è particolarmente emozionata. Si ritrovano, non a caso, dalla psichiatra che li ha in cura. Lui si innamora al primo sguardo e ci prova, ci riprova, insiste. Lei, pur fidanzata, dopo vari tentativi, cede quando il galante spasimante le disegna delle strisce pedonali per farla attraversare in linea retta. La donna, però, ha delle crisi di amnesia che la costringono ad andare in giro sempre con un librone rosso sotto il braccio, dove è riportata tutta la sua vita. Una emozione forte (becca il suo compagno a letto con un'altra) le fa perdere la memoria. Lui, capisce, e prova nuovamente a riconquistarla, partendo da zero. Sempre con il rischio di dover ricominciare tutto da capo.
Non è un soggetto nuovo, ma poco importa. Una favola sui sentimenti con personaggi radicati nel reale.
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