CANDIDATI ALLA MIGLIORE OPERA STRANIERAAnche i fratelli Taviani, Verdone e Avati tra i dieci che sperano nell'Oscar

Un lungo cammino comincia con un primo passo. E dieci film finalmente escono dal setaccio dell'apposita commissione riunita all'Anica, la Confindustria del cinema italiano, che non senza tormenti ha scelto chi deve provare a salire sul palco, a Hollywood, a gennaio prossimo. Forte dell'Orso d'Argento a Berlino, «Cesare deve morire» dei fratelli Taviani fa compagnia al controverso «Bella addormentata» di Marco Bellocchio, ieri passato con successo al festival di Toronto. Pupi Avati, con «Il cuore grande delle ragazze» è nello stesso novero di «Diaz», firmato da Daniele Vicari e di «La-Bas, educazione criminale» di Guido Lombardo. Freschi d'un passaggio al Lido, «È stato il figlio» di Daniele Ciprì e «Gli equilibristi» di Ivano de Matteo si tengono per mano con «Magnifica presenza» di Ferzan Ozpetek, «Posti in piedi in paradiso» di Carlo Verdone e «Reality» di Matteo Garrone.

Dopo la defezione di Paolo Sorrentino dalla commissione giudicante, gli altri membri - Angelo Barbagallo,Nicola Borrelli, Francesco Bruni, Martha Capello, Piera Detassis, Nicola Giuliano, Fulvio Lucisano e Paolo Mereghetti - hanno fornito le prime nominations. Prossima scrematura il 26 settembre, in vista del rush finale.CR

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