Cattelan risponde a Meta: "In questo Paese si può scherzare su tutto, tranne su di lui"

Il conduttore di Epcc replica al cantante albanese e si compiace della prima polemica nata grazie alla sua trasmissione

Cattelan risponde a Meta: "In questo Paese si può scherzare su tutto, tranne su di lui"

Continua il botta e risposta tra Alessandro Cattelan ed Ermal Meta. L'ultimo a dire la sua è il conduttore di E poi c'è Cattelan.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa è successo. Circa due settimane fa durante una puntata della trasmissione targata Sky, Cattelan e Noemi lanciano qualche frecciatina al cantante albanese, reduce dalla vittoria di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro con "Non mi avete fatto niente". Il conduttore ironizza sulla banalità del testo della canzone vincitrice della kermesse canora, supportato dalla cantante dai capelli rossi che mette in dubbio l'originalità del brano, facendo riferimento al presunto plagio. Meta non ha preso benissimo le affermazioni dei due e su Twitter ribatte: "Sbaglio o non si parla degli assenti?".

Poche ore e arriva la risposta di Cattelan proprio nel suo programma. "Non c'è più la par condicio e in questo Paese si può finalmente scherzare su tutto… tranne che su Ermal Meta - inizia - Dopo le elezioni, ieri abbiamo abbiamo preso in giro Renzi, i Cinque Stelle, Salvini: nessuno se l'è presa. Non mi capitava una cosa così da quando a Trl prendevo bonariamente in giro i Tokio Hotel e le fan mi volevano crocifiggere, fisicamente. A questo punto mi chiedo se le fan di Meta siano le stesse dei Tokio Hotel che sono cresciute". Infine il conduttore tende la mano al cantante: "Io e Ermal non ci conosciamo, a pelle mi sta molto simpatico. Ci sta quello che hai scritto, ma spero che tu non te la sia presa. È stata soltanto una battuta, è quello che noi facciamo di lavoro, se poi faccia o meno ridere è un gusto personale, è completamente soggettivo.

Non come la canzone di Noemi che è oggettivamente brutta". Infine Cattelan chiude la discussione dicendo "sono solo battute, ragazzi" e si complimenta per la prima polemica nata grazie a E poi c'è Cattelan.

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