Celentano promuove Baglioni: "Dopo Baudo c'è stato il crollo. Fino a che sei arrivato tu"

Ascolti ancora in calo e polemica per gli spot del governo. E spuntano i gilet gialli

Celentano promuove Baglioni: "Dopo Baudo c'è stato il crollo. Fino a che sei arrivato tu"

A Sanremo succede pure che un monumento della canzone italiana, auto-sospesosi dalla tv causa flop, mandi i complimenti a un altro monumento della canzone italiana che sta facendo furore in tv. Insomma, Celentano, nonostante abbia sbagliato paurosamente la sua ultima apparizione pubblica, non rosica per il successo degli altri: «Bravo Claudio - commenta dal suo letto di malato (motivo ufficiale per lo slittamento di Adrian) il Molleggiato -. Hai centrato in pieno l'obiettivo di dare una svolta al Festival. Un Festival che fu giusto fino a che c'era Baudo, dopo di lui il crollo, finché non sei apparso tu». Insomma una stilettata a tutti: Conti, Fazio, Morandi e una sviolinata a Baglioni. Chissà poi perché... Tanto ormai qui a Sanremo si digerisce tutto, qualsiasi elogio, polemica o attacco. Dopo l'esagerata querelle sui migranti, dopo la martellante campagna di Striscia la Notizia sul «conflitto di interessi» del presentatore, ieri sono arrivati pure i gilet gialli franco-italiani per sfruttare la vetrina di Sanremo e «intimare» al vice premier Di Maio di non intrufolarsi nel movimento popolare d'Oltralpe. Una protesta, di un piccolo gruppo di rappresentanza, rientrata dopo i flash dei fotografi. Ma, per non farsi mancare niente, sempre in tema di politica penta-stellata, è pervenuta anche la protesta sugli spot dedicati al reddito di cittadinanza e quota cento infilati nei break delle serate. Sul caso è intervenuto il presidente della vigilanza Rai, Alberto Barachini, che ha definito «inopportuno un simile utilizzo della vasta platea dei Festival», motivo per cui verrà interpellata l'Agicom. Alla domanda in merito, la direttrice di Raiuno Teresa De Santis, ormai diventata un parafulmini ambulante, ha risposto che la questione non è di sua competenza, giustificazione che ha fin troppo usato in questi giorni. Mentre sul dibattito quotidiano su Baglioni ter, i dubbi non sono stati sciolti. In sostanza: la pace fatta tra i vertici Rai e il cantante dopo gli screzi iniziali, riporterà il «dittatore artistico» a Sanremo il prossimo anno? La direttrice non lo esclude, ma dice che lui ha anche altre cose da fare. Il cantante lo esclude, parlando del disco e del tour, però gli piacerebbe continuare a occuparsi di musica in tv, perché dopo anni in cui si è tenuto lontano, ora ci ha preso gusto. L'Ad Salini, massimo vertice Rai, pure non lo esclude. Morale? Se ne parlerà a Festival finito. Magari il cantante potrebbe essere coinvolto in modo diverso nella kermesse «corale» che la direttrice ha in mente per il 70º Sanremo o in altre grandi iniziative musicali. Magari no.

Comunque, la terza serata ha registrato un netto calo rispetto a quella corrispondente dell'anno precedente: 46,7 per cento di share con 9.409.000 spettatori rispetto al 51,6 e 10.825.000. Non un flop, però è evidente la stanchezza da parte del pubblico. Ieri, la quarta serata di duetti, ha avuto un altro passo...

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