Torna l'appuntamento con i Ciak d'oro, unico premio al cinema italiano votato direttamente dal pubblico, ieri celebrato in un luogo ricco di storia, arte e cultura, il Casale San Pio V a Roma. Dove il fior fiore di Cinelandia si è ritrovato per festeggiare i vincitori d'una kermesse istituita nel 1986 per la gioia dei lettori della rivista diretta da Piera Detassis, i quali, insieme a una giuria di cento giornalisti e critici, hanno attribuito le loro preferenze. Ed è trionfo per Indivisibili, l'ardito film di Edoardo De Angelis: con otto premi, l'originale storia d'amore ambientata in terra partenopea fa man bassa, confermando la tendenza «lontano da Roma». «Quest'anno il premio mi appare molto concentrato e noto una forte presenza creativa di Napoli e dintorni penso a Orlando, a Carpentieri, ad Amelio. E tornano le coppie: dalle gemelle siamesi di Indivisibili al duo Ficarra e Picone, passando per il tandem Virzì e Ramazzotti, sposati nella vita e sul set, si nota una linea tendente all'ambo», dice la Detassis.
A La pazza gioia di Paolo Virzì sono andati tre Ciak d'oro, mentre Gianni Amelio con La tenerezza si aggiudica l'ambito riconoscimento per la Migliore Regia. Ma chi sono, quest'anno, gli attori più bravi? Micaela Ramazzotti, Jasmine Trinca, appena festeggiata a Cannes, Renato Carpentieri e Luca Marinelli portano a casa il Ciak d'oro quali Migliori interpreti. «Sono confusa e felice. Dopo anni di lavoro, arrivano i riconoscimenti che spero di meritare», commenta Jasmine Trinca. Renato Carpentieri, che interpretava Sartorio nel film Il portaborse, e che ha il ruolo di protagonista nel film di Amelio, si dichiara entusiasta. «Impegnarsi paga. Perciò ringrazio chi mi ha votato, riconoscendo il mio lavoro», afferma l'attore-architetto. E un Superciak d'Oro, riconoscimento speciale appena istituito, è atterrato tra le mani di Ficarra&Picone, che con L'ora legale hanno dimostrato un talento al di là della loro vocazione comica.
Un Ciak d'Oro speciale anche a Silvio Orlando, incisivo nella parte dell'intrigante cardinale di The Young Pope, dove ha recitato in inglese. La «Rivelazione dell'anno» coincide con Daphne Scoccia, che prima serviva ai tavoli e adesso, con Fiore, si è fatta conoscere come bella figura femminile.
«Nella vita, tra le persone, le sbarre ci sono anche quando non si vedono», commenta la ventunenne attrice romana, per la quale essere andata a Cannes è equivalso a «una botta de vita». Enzo Avitabile, altro napoletano, ha vinto per la Migliore colonna sonora, mentre i Negramaro, con la canzone Lo sai da qui, si aggiudicano un prezioso Ciak.
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