RIn una intervista a Bill Flanagan acconta di un suo incontro con Frank Sinatra e dice: «lui di me conosceva The Times They Are A-Changin' e Blowin' In the Wind e mi disse che amava Forever Young. Poi guardò il cielo ed esclamò; io e te, amico abbiamo gli occhi azzurri, veniamo da lassù».
La passione di Bob Dylan per la grande tradizione canora americana, quella dei crooner o di Tin Pan Alley (la via newyorchese dove si trovavano le più celebri case editrici musicali) è un fatto assodato. Nel 1967 andò ad ascoltare «The Voice» alla Civic Arena di Pittsburgh «immagazzinando» canzoni come Summer Wind, Day In Day Out, Moonlight In Vermont. Così il nostro Dylan, dopo Fallen Angels e Shadows In the Night partorisce addirittura un triplo album dedicato alla musica del passato. Si chiamaTriplicate e contiene 32 perle incastonate nella storia della canzone. Gli appassionati di belcanto inorridiscono quando ascoltano quel soffio gutturale e tenacemente sguaiato di Dylan. «Non avevo nella testa le versioni di Sinatra o di altri cantanti quando ho inciso questi brani. Certo questi artisti mi hanno portato davanti a quella porta, ma poi ci sono entrato da solo». Per di più il disco è stato inciso in presa diretta dal vivo con tutti i musicisti in studio. Ci sono brani come September of My Years dove l'artista stona platealmente, ma per chi lo conosce non c'è nulla di strano. Basta ascoltare i suoi epici album dal vivo con i Grateful Dead o i suoi primi dischi per capire che quella voce si si esalta al di là dei comuni canoni estetici. «La mia voce cede quì e là - dice Dylan - ma la cosa non mi infastidisce. Mi infastidiscono piuttosto le note o gli accordi sbagliati».
Mille sono le citazioni in questo disco, mille i rimandi e i richiami eppure su tutto si staglia la personalità di Dylan, impudico e coraggioso cantore della tradizione che srotola con il suo canto sussurrato e grezzo brani come Stormy Weather di Harold Arlen o The Best of Yet To Come, brano sulla vecchiaia che fu l'ultima canzone incisa da Sinatra. Sinatra quindi ma anche riferimenti al grande jazz con As Times Go By, These Foolish Things, Stardust (cantate da tutti i grandi interpreti), citando persino il tema di Casablanca .
Bob Dylan non ha mai avuto tanto successo commerciale come in questi ultimi dieci anni (nel '97 Time Out of Mind ha dominato le classifiche e vinto numerosi Grammy), speriamo però che presto torni a scrivere le sue epiche ballate.
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