Ecco il Gesù post-moderno

Molto particolare il film di Malaponti con Alessandro Etrusco e Luca Ward

Marta Calcagno BaldiniUna duplice storia di resurrezione, quella del protagonista e del regista. 7 km da Gerusalemme è un film del 2007 del regista Claudio Malaponti, milanese classe 1968. Tratta dal libro di Pino Farinotti, la pellicola ha avuto una gestazione e una distribuzione del tutto anomale. Un Gesù post-moderno, interpretato da Alessandro Etrusco, che riappare nel Ventunesimo secolo ad un giovane pubblicitario, Luca Ward, che in modo quasi arrogante ancora avanza dei dubbi sulla reale identità del Cristo, che pure gli siede davanti ma che poi si converte ad una vita nuova, trovando davvero se stesso. Per la poca diffusione nelle sale, le vittorie solo nei piccoli Festival ed alcuni ostacoli importanti, il film si è visto più che altro per l'impegno di Malaponti, che non si è dato per vinto ed ha girato gli oratori e i cinema di tutte le province italiane, europee, fino in Sud America vendendo il dvd a fine proiezione e permettendone così la visione.

Se 7 km da Gerusalemme è il primo film della serie sul tema della Fede intesa in modo moderno e libera da pregiudizi, c'è poi un altro passaggio, E l'Angelo partì da lei, nuovo lavoro in preparazione sulla figura di Maria, e un terzo: «vorrei chiudere la trilogia con un film su Gesù, portandolo ad insegnare in questo mondo», svela Malaponti.

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