Ecco «Il metodo» per divertirsi davvero

Il metodo è una strana commedia del catalano Jordi Galceran, che prende spunto dalla stretta attualità. Dato che il conflitto di personalità si svolge in una stanza chiusa ad ogni ingerenza esterna. Il modello è ancora il capolavoro di Sartre A porte chiuse, dove i protagonisti passati a miglior vita meditano sul passato a cui non possono arrecare alcuna modifica. Qui invece siamo nella gabbia di una multinazionale, dove i protagonisti devono scoprire chi di loro è un intruso. Tutti credono di essere il candidato ideale che lotta per avere un controllo assoluto su tutto e su tutti. Mentre invece si tratta di scovare chi voglia danneggiare l'azienda. Per questo motivo vengono loro impartite precise istruzioni dal sistema meccanografico. Ma tutto questo finisce per confonderli, portandoli a dubitare di tutto e di tutti. Il gioco s'ingarbuglia su se stesso confondendo la percezione di ciò che sta accadendo, come se le parole li tradissero. In questo modo lo spettacolo minaccia di protrarsi all'infinito. E l'incastro delle diverse personalità, le storie e le gags esilaranti che ne derivano rivelano tutta l'ipocrisia del gruppo. E gli attori, come il lucido Giorgio Pasotti, il divertentissimo Antonello Fassari e l'eclettico Gigio Alberti, danno una bella prova di sé.

Mentre la brava Fiorella Rubino è un'ape regina ilare e solare che si diverte a scompaginare le fila di questo intrigo. L'attenta regia di Lorenzo Lavia risulta un vivo successo contrassegnato dalle continue risate da parte del pubblico.

IL METODO - Milano, Teatro Manzoni.

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