Anziché puntare alla meraviglia e al fascino della catastrofe, come capita troppo spesso nei blockbuster americani, per le drammatiche immagini dello tsunami di The Impossible, il regista Juan Antonio Bayona e il supervisore agli effetti visivi Félix Bergés, già con Alejandro González Iñárritu su Biutiful, hanno cercato la via del realismo, e di suscitare l'emozione dello sgomento. «È stato importante parlare con María Belón», spiega Bergés a Ciak, «per interpretarne le sensazioni: quella di un muro d'acqua che arriva e oscura il sole, gettandoti in un incubo subacqueo in cui non sai più se stai affondando o risalendo in superficie». Ovviamente Bergés e il suo team della spagnola El Ranchito (elranchito.es) si sono studiati accuratamente le immagini televisive d'archivio dello tsunami, capendo che per rispettare un senso di verità bisognava girare con acqua vera, limitando quella digitale «a soli spruzzi e immagini di sfondo, perché le onde create al computer riescono a ingannare l'occhio umano solo nelle scene riprese a distanza, mentre non funzionano nei primi piani con gli attori».
Una scelta vincente dettata anche dalla «fortuna», di avere limitazioni nel budget.
Qui a fianco: quattro momenti chiave della lavorazione spiegati da Bergés.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.