Dopotutto in Italia la libertà di pensiero esiste solo se fa comodo. Altrimenti ciao. Prendiamo due casi degli ultimi giorni: Baglioni e Cuccarini.
Sono speculari.
Il «dirottatore artistico» del Festival di Sanremo ha espresso la propria posizione sui migranti, ha accusato i governi presente e passati, ha parlato di farsa e di paese incattivito. Una posizione espressa da uno dei primi grandi artisti italiani a essersi concretamente impegnato su quel fronte. Organizzando per tanti anni l'evento O' Scià a Lampedusa (poi frenato anche per il disinteresse della politica) è stato sulla frontiera più selvaggia dell'immigrazione e ha incontrato o fatto incontrare esperti e tecnici in materia (come Laura Boldrini, ad esempio). Insomma, ha visto, conosciuto, imparato. E a Sanremo ha espresso, «mutatis mutandis», le stesse opinioni che esprime sempre e che, comunque, sono vestite di buon senso.
Ovviamente dalla sinistra e da molti grillini è scattata una immediata standing ovation. Salvini ha twittato consigliando a Baglioni di pensare solo a cantare ma, in tempo reale, è stato accusato di non rispettare il libero pensiero altrui. Mitragliate su Twitter. Volgarità a tappeto sui social. Fascista, razzista, eccetera.
Appena finito di scrivere a tutela della libertà di pensiero, molti hanno iniziato a massacrare Lorella Cuccarini per aver espresso il proprio libero pensiero in un'intervista con il settimanale Oggi. Gli highlights più insultati sono stati tre: «Sono la più sovranista degli italiani», «bloccare l'immigrazione è sacrosanto», «Papa Francesco non deve esprimersi solo sui migranti». Apriti cielo.
La Cuccarini è stata crivellata sui social da una tale massa di parolacce, volgarità e offese da lasciare a bocca aperta. Anche la sua nemica amatissima Heather Parisi ha twittato che da oggi ci sono anche le ballerine sovraniste «o forse no, solo sovraniste». Poi la Parietti («Il carro dei vincitori è sempre molto pieno») e via andare. Il blogger del Fatto Quotidiano Dario Accolla ha riassunto «Lorella torna a far danni».
Praticamente come il colesterolo o il cambiamento climatico. Ma è solo un esempio a caso.In pratica, è andata in scena l'intolleranza dei presunti tolleranti che ti tollerano soltanto se la pensi come loro. Altrimenti ti seppelliscono di volgarità.
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