Cultura e Spettacoli

Loretta Goggi: "Gianni? La morte l'ha portato via dai teleschermi non da me"

Loretta Goggi si racconta in un'intervista a Verissimo. La cantante parla del suo lato privato e del dolore che l'ha accompagnata negli ultimi anni

Loretta Goggi: "Gianni? La morte l'ha portato via dai teleschermi non da me"

Loretta Goggi si racconta in un'intervista a Verissimo. La cantante e attrice parla del suo lato privato e del dolore che l'ha accompagnata negli ultimi anni dopo la morte del marito, Gianni Brezza: "La morte l'ha portato via dai teleschermi non da me, noi stiamo insieme. È stata una storia complicata, combattuta ma degna di essere vissuta. Sono contenta di non aver sbagliato, ho capito che era l'uomo per me. Il primo incontro è stato drammatico come in tutte le storie d'amore. Con il passare del tempo, però, Gianni ha iniziato a corteggiarmi parlando del nostro privato, è stato carino. Mi ha fatto parlare di me. Una delle cose più belle che ha fatto è che mi ha chiesto di uscire un giorno, andiamo in giro per Milano e inizia a chiedermi se avessi una storia. Io gli ho risposto: ‘Ho una storia che non ho chiuso come vorrei'. E lui ha fermato l'auto, ha aperto lo sportello e mi ha lasciato per la strada: ‘Io se una donna non posso averla tutta per me, non la voglio'. Gianni mi ha insegnato a prendermi in giro, mi ha dato una vita di spensieratezza. Come si sopravvive alla scomparsa dell'uomo che ami? Con la fede, chi ce l'ha ha una possibilità di farcela. Poi la mia famiglia mi è stata vicino. Io penso che a casa lui ci sia. Lo sento".

Un ricordo toccante che ha commosso la stessa Goggi e il pubblico presente in studio. Poi ha parlato del rapporto con Brezza e del sentimento che li univa: "Ho sempre pensato di essere una gran cozza, quando sei adolescente non ti piaci mai. Poi ho avuto la fortuna di trovare mio marito che mi chiamava ‘musetto' e mi diceva che ero più bella senza trucco".

Infine parla anche della sua infanzia vissuta sotto il peso delle responsabilità: "Mi sono subito responsabilizzata, ero molto posata e precisa. Sono stata definita anche algida ma era una forma di difesa. Ancora non ho vinto la mia timidezza. Ero disciplinata e secchiona.

Mi sentivo responsabile di me, della mia vita, di ciò che facevo".

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