"Mi riposo un po': faccio (solo) centottanta puntate"

Gerry Scotti in onda fino a metà luglio con "Caduta libera" e "Masters of Magic": "Quest'estate restiamo aperti"

"Mi riposo un po': faccio (solo) centottanta puntate"

Ha passato tutta la stagione televisiva in onda. Ma, non ancora stanco, ci resterà fino a metà luglio. Con il gioco preserale Caduta libera e con lo show dedicato alla magia, tutto su Canale 5. Gerry Scotti, però, non si sogna neppure di lamentarsi. "Sento dei miei colleghi che la mettono giù dura, che si dicono logorati dalla televisione. Ma, dài, siamo solo persone fortunate".

Il suo quiz è passato da 100 a 180 puntate: Mediaset resta aperta anche d'estate...

"E questo è un buon segnale. In questi anni di crisi si chiudeva già tra aprile e maggio: nella tv commerciale non si va in onda se non si ha il supporto della parte pubblicitaria. Invece quest'anno ci hanno chiesto di continuare, il quiz ha avuto successo e speriamo che sia sintomo di una vera ripresa".

Masters of Magic (in onda domani la seconda puntata di quattro) non fa numeri così magici...

"La prima puntata è andata in onda il 2 giugno quando su Raiuno c'era la concorrenza di Benigni. E quindi i risultati d'ascolto vanno bene così. È un programma per persone appassionate del genere. Tra l'altro è piaciuto ai giovani e ai ragazzini. Ci sono numeri spettacolari, preparati con grande cura e con sforzi economici ingenti, alcuni molto moderni".

Come mai ci sono poche donne mago?

"È un campo ancora molto maschile. Però è interessante vedere come le donne non siano più relegate solo ad aiutanti, si vedranno per esempio coppie di maghi con ruoli paritari. E comunque le belle vallette servono per attrarre l'occhio dello spettatore mentre l'illusionista fa i suoi trucchetti".

Il 7 agosto compirà 60 anni. Aveva detto: "Per quel compleanno smetterò di essere Gerry Scotti e mi dedicherò ad altro..."

"In realtà non l'ho mai detto, non in questi termini. Intendevo dire che voglio dedicare più tempo a me stesso, alle mie passioni: le moto, viaggiare, pescare, gli amici. Il mio obiettivo è ridurre i mie impegni televisivi".

Cosa vuol dire? Quali programmi non condurrà nelle prossime stagioni: i quiz, Tú sí que vales, lo Show dei record?

"Penso di fare solo il giudice con Maria De Filippi e 120 puntate di Caduta libera. Ci sono altri show in ballo, ma spero di restarne fuori. Del resto sono l'ultimo dei Mohicani, sono in Mediaset da 32 anni, più di quanto ci sia stato Mike Bongiorno".

Con il prossimo contratto che sta per firmare arriverà a 35 anni...

"E senza aver mai avuto nessun agente che mi rappresentasse, ho sempre fatto tutto da solo e - fatemi manifestare un po' di soddisfazione - sono fautore del mio passato, del presente e anche del futuro".

Ma non le piacerebbe provare qualche altra esperienza, magari le nuove tv, su altre piattaforme?

"Non nascondo che ci sono programmi che mi piacciono molto sulle reti tematiche, come quelli dedicati ai motori, potrei anche immaginare di fare un viaggio in moto per una trasmissione, però adesso non posso staccarmi dalla fascia preserale di Canale 5, troppo importante per la raccolta pubblicitaria di Mediaset".

E non ha mai pensato di occuparsi di temi più vicini alla cronaca o alla politica?

"Arriverà anche quel momento, ma non ora, quando sarò più vecchietto. Ci sono ampi spazi al mattino e al pomeriggio che hanno grande importanza mediatica. E, comunque, chi mi segue sa come la penso: fare l'intrattenimento leggero è un lavoro molto serio. Io cerco sempre di stare un passo indietro alle persone, che non si devono mai sentire inferiori".

Ma lei è sempre così buono? Non si arrabbia mai? Non si inquieta mai?

"Certo, per qualcosa mi arrabbio, ma niente in particolare. Non ho nemici, non ho battaglie da combattere perché sono in pace con me stesso. Mi innervosisco solo quando ho a che fare con persone approssimative, nella vita e nel lavoro. E sono preoccupato, anzi speranzoso, per il futuro del mio Milan".

Dietro a Scotti, Bonolis, Amadeus, Conti, Fiorello vede crescere un'altra generazione di showman?

"Non so.

Cattelan è giovane e bravo, ma si deve ancora misurare con i grandi numeri della tv generalista dove diventa tutto complicato. Un eterno giovane invece è Chiambretti: io lo metterei in onda fisso in seconda serata, però con temi a 360 gradi, non mirati a un solo tema come l'Isola dei famosi".

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