Il microscopico «Ant-Man»? Un gigante di azione e ironia

Il nuovo film della Marvel racconta le avventure dell'uomo formica senza prendersi troppo sul serio. E il duo Douglas- Rudd dà solidità alla trama

L'uomo-formica è realizzabile, o è solo una grande balla? Il sogno di rimpicciolire le persone, facendone soldati grandi quanto un insetto,magari per rovesciare i governi, si traduce in realtà con Ant-Man , l'ultimo film della Marvel (dal 12 agosto) dove Michael Douglas e Paul Rudd incarnano due generazioni d'uomo-formica. Ed ecco scodellato un geniale film di fantascienza vintage - la prima apparizione di Ant-Man data 1962, col numero 27 di Tales to Astonish dei re dei comics Jack Kirby e Stan Lee -, che però ha toni da commedia molto godibili, dove ironia, gioco e levità suscitano alquante risate. Dopo tanti super-eroi che fluttuano e rimbalzano come Batman e Spider-Man, arriva il microscopico Ant-Man (qui il simpatico Paul Rudd) con una tuta da motociclista, rossa e nera, in grado di comunicare tramite un casco con miliardi di antennine pronte a uccidere: l'infinitamente piccolo è già gigantesco al box-office americano, dove anche i lillipuziani Minions si contendono la platea. Sarà, ma al momento micro batte macro 2 a 0 e per ora la Marvel lascia perdere macchinoni da intrattenimento come The Avengers e Captain America . Così i blitz in modalità stealth, cioè invisibile, li fanno le formiche pazze, conduttrici di elettricità letale e le tremende formiche-carpentiere nere, per tacere delle formiche di fuoco e delle formiche proiettile: meglio non avere nemici così. Infatti il brillante fondatore delle Pym Technologies, alias il veterano Michael Douglas che conferisce solidità alla storia nel ruolo dello scienziato Hank Pym, inventore delle omonime particelle, conosce i rischi dell'infinitamente piccolo. Nella scena d'apertura, ambientata nel 1989 a San Francisco, lo incontriamo mentre accusa i suoi soci di volergli rubare la formula che modifica la distanza tra atomi, per dominare il mondo. «Finché sarò vivo, nessuno toccherà le particelle», tuona il combattivo vecchio. D'altronde, il suo ex-protetto Darren Cross (Corey Stoll) è diventato un avido mercante e un killer senza scrupoli, che ha dalla sua la figlia del dottor Pym, la bella e spietata Hope (Evangeline Lilly, conciata come Valentina di Crepax), inacidita col papà.

Tornando ai giorni nostri, il ladro patentato Scott Lang (Paul Rudd) esce da San Quintino: in prigione ha capito molte cose e vuole rigare dritto. Però un suo vecchio amico (il buffo Michael Pena) gli propone di scassinare una cassaforte così blindata da far gola: che ci sarà dentro, di tanto importante? C'è che l'ex-galeotto è anche un papà innamorato perso della figlioletta Cassie (Abby Rider Fortson, bruttina quanto basta a intenerire) e vorrebbe tanto essere il suo eroe. Non uno sfigato al quale nessuno dà la seconda opportunità. E qui s'innesta l'altro filo conduttore del film, perché i padri in lotta per conquistare la fiducia delle figlie sono due: Pym e Scott. I quali si legano nel benefico progetto di distruggere la tecnologia tossica, creata dall'orrido Cross. Indossata la tuta, Scott diventa subito microscopico e finisce nella vasca da bagno, per poi rotolare in una discoteca dove gigantesche zeppe e tacchi a spillo possono schiacciarlo. Ma il dottor Pym ne farà il leader delle formiche, bravi insetti industriosi che saranno i partner di Scott, abile a comunicare con loro sussurrando ordini dal suo elmetto. È così intenso, questo micro mondo in 3D, grazie a una combinazione sapiente tra macro-fotografia e «motion capture», che alla fine dell'ora e 75 del film è passata la voglia di schiacciare le fastidiose formiche da pic nic all'aperto. Per non farsi mancare niente, Ant-Man ha qualche ironico siparietto con altri super-eroi Marvel, come Captain America: nel prossimo Captain American: Civil War , non a caso ci sarà posto anche per l'uomo-formica.

Naturalmente, i buoni sentimenti trionfano: Scott diventa l'eroe di sua figlia (impagabile la scena nella cameretta di lei, con Ant-Man contro il mostruoso Calabrone del cattivissimo Ross), Pym riconquista la sua Hope, i perfidi muoiono, gli animali - dagli insetti alle pecorelle sacrificate alla ricerca scientifica - sono adorabili e nessuno diventa subatomico, per entrare nel regno quantico, rimpicciolito in eterno.

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