Un posto a teatro

C'è un'imperdibile Monaca di Monza in scena a Milano. Vista, non si dimentica: omogenea, bruciante, miracolosa e per merito di tutti. Il regista, Valter Malosti, è in stato di grazia. Federica Fracassi - nel ruolo della Marianna De Leyva scritta da Giovanni Testori come voce dalla morte, che torna per dirci la sua dannazione abissale eppure umana - è puro corpo di tenebra e peccato. Il suo nobile tentatore e la novizia Caterina sono intenso veleno e contravveleno. La messinscena a tre voci, in tre spazi orizzontali claustrofobici che sembrano connessi da un cordone ombelicale, sono provocazione e rovina cui la benedizione del sacro negherà in eterno lo sguardo. Il sacro è anche il fuoco delle Beatitudini in scena stasera al teatro San Giorgio a Udine di e con Aida Talliente: il «Discorso della montagna» si incarna in quattro storie vere, tra umiltà, compassione, non violenza. Sul palco immagini private, suoni live, giocattoli magici in una drammaturgia ispirata a T.S. Eliot, padre Turoldo, Vito Mancuso: fede come sacrificio di sé e fiducia in ciò che si fa. Si spera in una tournée lunga quanto quella di Ragazzi di vita di Pasolini: nell'ineccepibile adattamento di Emanuele Trevi, la regia di Massimo Popolizio ha creato una macchina teatrale perfetta, in giro da due anni. Scene di respiro cinematografico muovono tra il Tevere e le borgate una folta compagine di ottimi giovani e un divo tv, Lino Guanciale, che qui dà anima, corpo, sudore.

LA MONACA DI MONZA Milano, Teatro Parenti, fino al 3 marzo.

LE BEATITUDINI Udine, Teatro San Giorgio, stasera.

RAGAZZI DI VITA Cesena, Teatro Bonci, nel weekend e in tournée fino a fine marzo.

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