L'essenziale non è la gloria, ma la capacità di soffrire. Il cinepanettone, questo, lo sa. Perciò il genere più vilipeso e detestato degli ultimi tempi è vivo e lotta insieme a noi. La sua resipiscenza è tutta estiva: quando gli altri dormono in spiaggia, il mostro del botteghino si sveglia sui set di Ferragosto. E gira secondo codici nazionalpopolari: gag,buonumore, volemose bene, cin cin.
Apre le danze Neri Parenti, da agosto a Portorico con Vacanze di Natale ai Caraibi : nulla di più classico, per gli italiani in crisi, d'un mare esotico e dei collaudati Christian De Sica, Massimo Ghini e Luca Argentero. «Dobbiamo far ridere», dice Neri, che punta sull'usato sicuro: in sala il 17 dicembre, con Medusa. La premiata ditta De Laurentiis, che se la vide brutta quando la stampa cinematografica, stufa d'essere convocata a scatola chiusa, senza visionare il prodotto, dichiarò guerricciola: da allora, 'o Presidente mostra il girato prima della vigilia e i gazzettieri non rosicano più. A casa Filmauro preparano Natale a Gomorra , sottotitolo: Pallottole e champagne . Intanto, sarà in 3D e in Imax, perché il cinepanettone ha da attrezzarsi con la tridimensionalità, per sfidare i blockbuster americani. Compiuti i trent'anni - era il 1983 quando uscì Vacanze di natale dei fratelli Vanzina, primo del genere -, si alza il tiro tecnologico. Lillo e Greg, sperimentati con buoni esiti in Colpi di fulmine , Colpi di fortuna e Un Natale stupefacente , andranno sulla scia del successo della serie tv di Sollima&Co. «Il film sarà una comedy action dove Lillo&Greg devono confrontarsi col mondo della malavita», spiega il regista Volfango De Biasi, apprestandosi a girare per i vichi di Napoli, a fine luglio. Ridere su Gomorra si può, come dimostra la serie web The Jackal , che sfrutta l'idea dell'invasione capillare della mala partenopea nella vita quotidiana: chiedere un cappuccino al bar, o il conto al ristorante significa sfruculiare i boss della camorra, con conseguenze esilaranti e devastanti. Visto quanto succede tutti i giorni, non sarà facile invogliare alla risata. «Assicurare ogni anno un racconto diverso richiede un lavoro approfondito, ci vogliono professionisti in grado di svolgerlo ed è un impegno industrialmente faticoso», mette le mani avanti De Biasi, il cui Natale stupefacente l'anno scorso risultava quinto al box-office, dietro Il giovane favoloso .
Intanto i «Ditelo Voi", i comici del televisivo Made in Sud famosi per le gag dei Gomorroidi, gridano al plagio. «Ci hanno rubato l'idea: a settembre dovevano iniziare le riprese del nostro film», si lamentano. Del resto, anche l'attività creativa di Roberto Saviano, autore anticamorra di Gomorra , è stata messa in discussione.
Nel frattempo, il toscano Leonardo Pieraccioni è al lavoro con Il professor Cenerentolo , commedia dal sapore sociale, scritta con Giovanni Veronesi e Domenico Costanzo. Anche qui imperversa l'attualità, tra crisi e carceri affollate: Umberto (alias Pieraccioni) vorrebbe salvare dal fallimento la sua ditta di costruzioni e tenta un colpo in banca con un dipendente stupidotto (Massimo Ceccherini). Ovviamente finisce in carcere a Ventotene, dove, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce l'affascinante Morgana (Laura Chiatti), pronta a credere che lui non sia un detenuto, ma un operatore carcerario. Siccome Umberto è a fine pena, di giorno lavora nella biblioteca del Paese, quindi può intrecciare un flirt con Morgana. Come Cenerentola, il detenuto deve rientrare tra le sbarre a mezzanotte, per evitare che il perfido direttore del penitenziario (Flavio Insinna) gli revochi il permesso di lavoro in esterno. Non sarà camorra, ma la delinquenza spunta anche qui, in veste comica. Il Bel Paese ride dei suoi guai e al dodicesimo film Pieraccioni si affida a 01 Distribution per andare in sala tra i primi, il 10 dicembre.
Ultimo, ma più atteso di tutti, Checco Zalone si offrirà al pubblico il 1° gennaio 2016, con la commedia Quo vado? diretta da Gennaro Nunziante, con Lino Banfi nel cast. Il «golden boy» del cinema italiano è un fenomeno da 120 milioni di euro e stavolta racconta l'odissea di un impiegato che, per non lasciare il posto fisso, è disposto ad andare fino in Norvegia. La mobilità l'ha portato a Lampedusa, tra i profughi, poi in Val di Susa fra i No Tav. In Norvegia il welfare funziona, ma i suicidi si moltiplicano.
Messaggio d'inizio anno da parte di Luca Medici, in arte Checco: meglio scalcagnati e impoveriti come noi mediterranei che depressi cronici come i civili europei del Nord. Sul fronte degli arditi, che sfidano il box-office il 1° gennaio 2016, Carlo Verdone spara le sue cartucce insieme ad Antonio Albanese: per la prima volta insieme, il duo comico promette scintille in una commedia ancora senza titolo, della quale Carlo sarà regista e, udite udite, interprete per la prima volta senza cravatta: pare sia stanco dei personaggi borghesi ben vestiti.
I milioni incassati dal
cine-fenomeno
Checco Zalone
con i suoi film
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