Strategicamente per La7 è una mossa azzeccata. Per Rita Dalla Chiesa una sfida che più stimolante non si può. Dopo più di vent'anni lascia Mediaset «con una decisione molto, molto meditata. Sono stata molto tempo in una azienda che ho amato tantissimo: siamo cresciuti insieme», ha commentato lei a caldo: «Abbiamo raggiunto obiettivi di ascolto e raccolte pubblicitarie importanti». È uno scossone nel palinsesto di Canale 5 nella fascia pre Tg5 delle 13 che comunque resta occupata da Forum (Mediaset conferma che «ci sono due o tre alternative femminili di profilo giornalistico, il nodo verrà sciolto entro fine mese»). Ed è uno scossone arrivato quasi a ciel sereno visto che, quando il blog di Davide Maggio ieri mattina ha dato l'anticipazione, pochissimi se la aspettavano. «Mi sono sentita fortemente desiderata. Una specie di cesto di rose rosse che mi è arrivato all'improvviso e mi ha invaso la casa. Sarà stimolante e gratificante ricominciare da capo con chi ha un entusiasmo ancora intatto».
Figlia del generale Dalla Chiesa, ha debuttato in Rai all'inizio degli anni Ottanta conservando sempre, anche in Mediaset, uno stile colloquiale, fedele all'educazione e intinto nell'ironia mai aggressiva che l'ha consacrata come uno dei volti più rassicuranti della tv. Distante dal gossip. Distante dallo smaccato schieramente politico. E perciò, con Forum (che ha condotto dal 1988, fatta salva una pausa tra il 1997 e il 2003) ha stabilito un legame consolidato capace di sopravvivere anche a qualche polemica. Segno che il «brand» Dalla Chiesa è ancora molto credibile al borsino televisivo. Insomma ora arriva il passaggio alla corte di Cairo in una fascia lasciata scoperta da Cristina Parodi: «Da ottobre mi occuperò del pomeriggio per due ore - ha detto a Davide Maggio, che anticipa anche l'arrivo di Nino Marazzita tra i giudici di Forum -: torno a fare quello che è il mio lavoro primario, ossia quello della giornalista. Paura? Tanta, sarei imbecille se non ne avessi».
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