Cultura e Spettacoli

«Virgola», l'amica che fa sorridere

La pupetta creata dalla storica dell'arte Virginia di Giorgio in un volume

Gabriella Cantafio

Rotelle di liquirizia che danno vita a simpatiche chiocciole, tubetti di pasta che diventano bigodini, biciclette che pedalano su ruote di fiori. Tutto ciò è reso possibile dalla creatività di Virginia Di Giorgio, storica dell'arte medievale nonché mamma di Virgola. Una graziosa pupetta stilizzata nata per gioco nel 2013 da un foglio bianco, una matita, comuni oggetti e tanta voglia di esprimere la bellezza della semplicità. Così le illustrazioni scenografiche di Virginia Di Giorgio hanno macinato apprezzamenti sui social network ma anche riconoscimenti e collaborazioni con brand prestigiosi come Caffè Vergnano, Swatch, Haribo. Tanta strada ha percorso la piccola creatura che il 30 giugno è giunta in libreria: l'illustratrice messinese trapiantata a Firenze ha racchiuso i suoi racconti in Virgola (Hop, pagg. 128, 15 euro), un volume in formato album fotografico che rende i disegni ancora più belli ed emozionanti. Composto da immagini già note ai followers ma con tanti inediti realizzati appositamente, il libro è diviso in quattro sezioni: i primi passi della pupetta tra scene di vita quotidiana e passioni; alle prese coi buoni sentimenti; in versione globetrotter sotto la Torre Eiffel riprodotta con una forcina per capelli, a New York tra graffette-grattacieli, esplorando nuovi mondi attraverso un temperino cannocchiale. Un'ultima sezione è poi dedicata all'eleganza che da sempre contraddistingue Virgola con un omaggio a icone di stile tra cui Audrey Hepburn, Coco Chanel e Marilyn Monroe. Accanto a ogni illustrazione citazioni più o meno celebri di poeti e cantanti attestano la fonte ispiratrice delle creazioni, nate dall'animo fanciullino dell'artista che rende il sorriso quotidianità.

Lontano da ansie e difficoltà.

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