Puntata scoppiettante quella andata in onda ieri a Piazzapulita. Mentre si parlava di elezioni in Sicilia, Vittorio Sgarbi e Corrado Formigli sono arrivati ad un duro scontro verbale. L'uno contro l'altro. E la mafia nel mezzo. (guarda il video)
"Sgarbi, mi spieghi perché ogni volta sbucano questi personaggi che non si possono mettere in lista - domanda il conduttore di La7 - Se uno dice: 'In questo quartiere si stava meglio quando c'erano i mafiosi', come risulta dalle intercettazioni, perché lo devo mettere in una lista. Perché devo metterlo in lista?"
"Ci sono due livelli. Sul piano dialettico l'impostazione del tuo programma è vomitevole - risponde Sgarbi - Perché l'intervento di Gomez ha indicato una motivazione di una sentenza di primo grado, che quindi non vuol dir nulla perché la costituzione stabilisce per tutti, come anche per quello che avete fatto vedere, non è prova di colpevolezza, perché c'è un secondo e terzo grado". Formigli lo interrompe, cercando di far intervenire Gomez per "fare una precisazione". E Sgarbi sbotta: "Posso parlare o mi dovete rompere il cazzo? Posso parlare con la mia dialettica? O devo stare ad ascoltare lui?"
Formigli cerca di far parlare Gomez, al quale risulta che le motivazioni della prescrizione sia di secondo grado e non di primo. "Il secondo e il primo grado non sono sentenza definitiva - dicce Sgarbi - e uno è innocenti fino a sentenza definitiva. Vale anche per un doppio innocente che è un uomo preso in giro, perché il Senato nell'autonomia dei poteri vale come un Tribunale. E il senato ha registrato che il signor De Gregorio è andato nel centrodestra nel 2006 e non c'era bisogno di comprarlo. Questa sentenza è farlocca".
Il conduttore di Piazzapulita cerca di fare una domanda. "Ma vuoi farmi parlare, porca puttana? Queste persone sono innocenti, perché non hanno condanne definitive. La motivazione che nasce dall'inchiesta dell'imputato Woodcok su una questione che il Senato smentisce nei fatti è ancora una volta una azione giudiziaria politicamente orientata. Che è quella subita anche da Berlusconi. Quello che avete avete detto introducendo questa vomitevole trasmissione...il figlio di un imputato è innocentissimo"
"Mi fai parlare con la tua inutile volontà di interrompere? Sto dicendo che fratello e figlio di qualcuno non è colpevole. Abele non paga per Caino". Formigli però non ci sta. "Non hai capito - dice - ti ho fatto un'altra domanda. Se ora mi vuoi ascoltare. Ascoltami. Ho detto: se un candidato risulta da una intercettazione abbia detto 'in questo quartiere è meglio se comanda la mafia', tu lo candideresti oppure no". E ricomincia la bagarre.
"Certo che lo candiderei - ribatte Sgarbi - perché con quello che fa una giustizia che cerca la mafia dove non c'è quella è solo una battuta". "Perfetto - risponde Formigli - candideresti un mafioso". E Sgarbi chiude il discorso: "Un magistrato in malafede è peggio di un mafioso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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