Addio Kubler, ultimo rivale di Coppi

Coetaneo di Fausto, naso inconfondibile, vinse un Tour e il Mondiale

Addio Kubler, ultimo rivale di Coppi

Era conosciuto come il «cowboy» Ferdinand Kübler, per quella sua passione per i cappelli dalle larghe falde e il carattere forte e guascone, molto poco elvetico. Ferdy era nato a Marthalen, nei pressi di Zurigo, il 29 luglio del 1919, lo stesso anno di Fausto Coppi, ed ha terminato la sua corsa terrena giovedì in un ospedale di Zurigo all'età di 97 anni per le complicazioni dovute ad un raffreddore aggravato dai tanti problemi di salute sofferti negli ultimi anni. «Ferdi si è addormentato in modo pacifico, con un sorriso sul volto», ha detto la moglie Christina.

Per gli svizzeri è stato uno dei più grandi sportivi di sempre, uno dei ciclisti più rappresentativi nell'Epoca d'oro delle due ruote: quella dei Coppi e dei Bartali, ma anche di Hugo Koblet, connazionale e rivale di prima grandezza. E per il grande pubblico di quegli anni era una figura familiare anche per la sagoma inconfondibile del suo naso.

Nel 1940 Kübler debutta come professionista, ma inizialmente, a causa della guerra, dedicandosi prevalentemente a corse in patria. Negli Anni Cinquanta ha il tempo però di recuperare il tempo perso e guadagnarsi a suon di vittorie anche una dimensione mondiale.

Nel 1950 è il primo elvetico ad aggiudicarsi il Tour de France, la corsa più prestigiosa e importante del pianeta. Quella passata alla storia anche per il ritiro in blocco della Nazionale italiana che, per protesta, decide di tornare a casa in seguito ad un'avvilente aggressione a Gino Bartali da parte di tifosi transalpini avvenuta sul Col d'Aspin. A farne le spese più di tutti è il povero Fiorenzo Magni, il quale ha appena conquistato la maglia gialla di leader della classifica generale, ma per onor di Patria, fa come tutti gli altri: ripone la sua maglia in valigia e abbandona la corsa in solidarietà con Ginettaccio. Fatti e polemiche che però non offuscano la grandezza del fuoriclasse svizzero, che in quell'edizione del Tour trionfa con oltre 9' di vantaggio sul belga Stan Ockers.

Kübler vanta un palmares di assoluto livello: un mondiale sulle strade di Varese nel '51, due volte il Giro di Svizzera e il Giro di Romandia, due Liegi-Bastogne-Liegi, due edizioni della Freccia Vallone, una Bordeaux-Parigi e molto altro.

Una volta ritiratosi dal mondo del ciclismo ha avviato un'attività commerciale, diventando anche tester di sci. Molto amato in patria, nel 1983 il "Ferdy nazionale" viene nominato «personalità svizzera più popolare degli ultimi 50 anni».

Da più parti è considerato il migliore ciclista svizzero di sempre, davanti al rivale Hugo Koblet e al contemporaneo Fabian Cancellara, ritiratosi qualche mese fa, dopo aver conquistato l'oro olimpico della cronometro ai Giochi di Rio.

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