Adesso Higuain e Dybala tengono in ostaggio il mercato della Signora

Avanti coi tormentoni: la Joya rifiuta la Premier e il Pipita vuol restare. Scambio Cancelo-Danilo

Adesso Higuain e Dybala tengono in ostaggio il mercato della Signora

Ha effettuato le visite mediche, come previsto. Ha firmato autografi e ascoltato gli inviti dei tifosi juventini a rimanere. Poi, nel pomeriggio, si è allenato per la prima volta agli ordini di Maurizio Sarri. Sulla carta, tutto è andato come previsto. Resta però il fatto che Paulo Dybala continua a essere una sorta di separato in casa Juventus: la Signora ha (avrebbe) bisogno di venderlo per mettere a segno una plusvalenza che sistemi i conti, non così floridi dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo lo scorso anno. Lui però, che al bilancio attuale pesa per soli 15 milioni, non ha alcuna intenzione di agevolare i propri attuali datori di lavoro: a Torino (dove è arrivato quattro anni fa) sta bene, vorrebbe mettersi alla prova con Sarri e, se proprio dovesse partire, intende avere l'ultima parola. Il che, al momento, significherebbe pollice verde per il Psg: ovvio però che, nel caso, i tempi si allungherebbero perché bisognerebbe aspettare che Neymar convinca la società francese a lasciarlo andare al Barcellona. Scenario, quest'ultimo, tutt'altro che scontato come quello di un possibile approdo all'Inter in uno scambio con Icardi.. In pratica, la Joya è padrona del proprio destino o qualcosa del genere: è sotto contratto con la Signora fino al 2022, i tifosi bianconeri lo adorano e a lui l'Inghilterra non convince. Tenuto conto poi che, oltre ai 12 milioni netti chiesti di ingaggio, lo United si è sentito sparare anche una richiesta di altri 15 per le commissioni, c'è da capire perché da quelle parti abbiano infine deciso di defilarsi. Situazione più che ingarbugliata, ecco. Cui va ad aggiungersi anche quella (del tutto analoga) legata a Higuain, a libro paga fino al 2021: Agnelli sperava di essersene liberato la scorsa estate spedendolo al Milan, invece il Pipita è ancora sotto la Mole a fare le barricate.

Paratici, lui, è intanto tornato in Inghilterra anche ieri: definito con il Manchester City lo scambio Cancelo-Danilo (con cash di 30 milioni a favore dei bianconeri), il ds bianconero ha cercato di mantenere vivi i rapporti con lo United. Perché, oltre a Dybala, ci sono anche Mandzukic (per lui sarebbe pronto un triennale da parte dei Red Devils) e magari Matuidi da piazzare. Più Khedira all'Arsenal, società che in Inghilterra danno come interessata a Rugani, chiuso a Torino da Bonucci, Chiellini, De Ligt e Demiral: i Gunners si sono offerti per un prestito biennale che non ha scaldato Paratici, però c'è tempo fino alle ore 18 di giovedì quando chiuderà il mercato in entrata della Premier per trovare una quadra. Su Rugani sarebbe vivo anche l'interesse del Wolverhampton, la nuova squadra di Cutrone che il Toro potrebbe trovarsi di fronte nel prossimo turno di Europa League. Tutto resta molto fluido, allora.

Con nel cassetto anche il sogno di riaprire il discorso legato a Pogba, sempre corteggiatissimo dal Real Madrid ma per nulla insensibile al fascino della Juve che è già stata sua: con il passare delle ore diventa sempre più complicato immaginare che Solskjaer possa accettare di privarsi del Polpo, ma le vie del mercato (e delle plusvalenze) restano infinite.

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