Con la delusione e le polemiche per la prematura quanto cocente eliminazione dal Mondiale brasiliano ancora vive, l'Italia del calcio è proiettata verso una rivoluzione tecnica.
A breve si conoscerà (almeno si spera) il nome del nuovo CT che, con ogni probabilità, in vista dei prossimi impegni ufficiali cambierà volto alla Nazionale. Per gli Europei in Francia del 2016 e per i Mondiali in Russia del 2018 è facile prevedere un'Italia nuova. Della spedizione in Russia difficilmente faranno parte calciatori della veccia guardia come Buffon, Pirlo, Cassano, Barzagli, De Rossi e Chiellini. Un cambio generazionale necessario e legato a chiare questioni anagrafiche. Ricco il panorama di nuovi talenti azzurri pronti a subentrare ai "Senatori".
Uno dei candidati alla sostituzione di Gigi Buffon è sicuramente la rivelazione della passata stagione: Simone Scuffet. Giovane talento che, come il grande campione juventino, ha esordito in serie A a soli 17 anni. Considerato dagli addetti ai lavori un estremo difensore sicuro e reattivo, per lui la prossima stagione all'Udinese potrebbe essere quella della definitiva consacrazione. Un altro numero uno da seguire con attenzione e già nel giro della Nazionale è Mattia Perin. Anche lui molto giovane, ha tutto il tempo a disposizione per vivere un'esperienza mondiale da protagonista. Chance anche per il portiere nerazzurro Bardi se dovesse confermarsi e trovare una squadra dalla difesa più solida di quella del Livorno.
Insieme ai giovani portieri, della difesa azzurra del futuro potrebbero far parte validi calciatori quali Darmian, De Sciglio, Santon, Romagnoli e Rugani. Il primo è stato una delle poche belle sorprese azzurre viste in Brasile e ha mostrato di possedere i numeri per un grande futuro. Anche il Milanista ha partecipato alla sfortunata spedizione brasiliana e ha l'età e le doti per un futuro in maglia azzurra. Duttilità e personalità non gli mancano. Di Davide Santon si parla già da parecchio, ma forse la militanza nel Newcastle non ha facilitato la sua convocazione per il Brasile. Alessio Romagnoli e Daniele Rugani hanno già trovato spazioni nei rispettivi club, rappresentato le colonne dell'under 19 e hanno le qualità giuste per confermarsi.
Passando al centrocampo, viste anche le ultime prestazioni in Brasile, difficilmente l'Italia potrà prescindere dal talento di Marco Verratti. Il giocatore del Paris Saint Germain è stato una delle poche note liete del Mondiale e ha mostrato tutta la sua personalità insieme a una brillante visione di gioco e alla sua consolidata abilità nel palleggio. Un altro potenziale azzurro per i mondiali in Russia è Alessandro Florenzi. Il calciatore romanista può ricoprire più ruoli e fa della velocità e degli inserimenti le sue armi migliori. Classe 1991, Florenzi ha ampi margini di miglioramento anche se è già un giocatore affermato. Di ottime prospettive anche la rivelazione dell'Atalanta, Daniele Baselli. Centrocampista moderno dotato di buona tecnica e una buona visione di gioco. Potrebbero rientrare nei giochi, infine, anche i "bianconeri" Fausto Rossi e protagonista di una stagione da titolare nella Liga con la maglia del Real Valladolid e Luca Marrone, la cui crescita è stata stoppata da qualche infortunio di troppo, ma ancora in tempo per ritrovarsi.
In attacco la concorrenza tra i nuovi talenti è spietata, considerato il folto numero di attaccanti emergenti. Balotelli, Immobile e Insigne sono nel giro della Nazionale da un po', anche se il Brasile per loro si è rivelata un'amara esperienza. Al nuovo CT non mancheranno le soluzioni alternative ai tre. Scalpitano El Shaarawy, Destro, Berardi e Gabbiadini. Il giocatore rossonero dopo la sfortunata stagione scorsa è pronto al riscatto.
Destro ha lottato fino alla fine per un posto in Brasile e per lui è facile ipotizzare un futuro azzurro. Berardi è stato autore di un'ottima stagione al Sassuolo e piace per la sua capacità di rivestire diversi ruoli. Infine, Gabbiadini è un attaccante completo, di grande velocità e anche lui molto duttile.
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