Allegri gioca all'attacco e manda in soffitta Conte

Max pensa al tridente e non cambia idea: Juve in campo come in Champions «Dobbiamo giocare in modo diverso e sarebbe ora che segnassero i difensori»

Torino Indietro non si torna, Non oggi contro il Parma, almeno. Perché la Juventus di Allegri, oltre che andare a caccia dei tre punti, vuole anche avere «stimoli nuovi, per misurarci giocando pure in modo diverso, visto che i giocatori hanno tutte le qualità per farlo». Ladies and gentlemen, la Signora di Conte va ufficialmente in soffitta: era già successo contro l'Olympiacos e del resto lo stesso Allegri aveva spiegato che «dopo Empoli avevo in mente di cambiare modulo». Così, ieri, Max da Livorno ha definitivamente rotto con il passato: lo fa da primo in classifica in campionato, con la qualificazione agli ottavi di Champions più che mai alla portata nonostante il rigore sbagliato nel finale da Vidal (oggi assente, causa squalifica) e con un feeling sbocciato con i tifosi sulla scorta di risultati ben oltre la sufficienza più l'hashtag « #fiuuu » lanciato martedì notte.

Difesa a quattro, allora. Più il trequartista e due punte. Sulla carta, Pereyra dietro Tevez e Llorente: in corso d'opera, magari Tevez dietro Llorente e Morata «perché possiamo reggere anche le tre punte, ma ovviamente dipende dalla disponibilità al sacrificio di chi va in campo». Davanti a Buffon, escludendo gli infortunati che non mancano mai (Barzagli, Caceres, Evra, Asamoah e Marrone), linea formata da Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e probabilmente Ogbonna, «anche se per il ruolo di terzino sinistro abbiamo pure le ipotesi Padoin e lo stesso Chiellini». Ma Padoin è in ballottaggio con Romulo per essere impiegato al posto di Pirlo, vittima di una botta alla coscia che lo terrà fermo qualche giorno. Prima della sosta per le nazionali (rimarranno a Torino in quattro, più i portieri), si vogliono altri tre punti per raggiungere quota sette vittorie (su sette) in casa tra campionato e Champions, per fare 24 en plein consecutivi in Serie A tra le mura amiche (già record assoluto, in Italia) e soprattutto per sfruttare eventuali altrui balbettii: «Sarebbe bello che la seconda fosse a dieci punti ma, vista la qualità delle avversarie, non è possibile. Il campionato è più equilibrato di quello che può apparire: la Roma sarà la nostra principale antagonista e, anche se adesso sta attraversando un momento un po' difficile, ci resterà attaccata fino alla fine. Sapevo però che il Napoli sarebbe tornato in alto, così come le altre grandi. A noi serve equilibrio, in campo e fuori: senza esaltarsi e senza abbattersi. Contro il Parma sarà molto più difficile di martedì, dal momento che loro hanno ripreso entusiasmo e hanno Cassano, giocatore che passa la palla come pochi al mondo». Parole di circostanza o no, Allegri invita i suoi a «essere un po' più cattivi là davanti, non si possono sprecare sempre così tante occasioni. Tevez è all'asciutto da sei partite? Sta lavorando molto per la squadra, semmai sarebbe ora che arrivassero anche i gol dei difensori». All'appello ha finora risposto solo Bonucci, a segno contro la Roma in mezzo alle polemiche che tutti ricordano.

Dopo di che, allo Stadium la legge è quasi sempre quella e l'ultima squadra a portare via i tre punti è stata niente meno che il Bayern Monaco il 10 aprile 2013: da allora a oggi la Signora è andata a nanna con 159 punti sui 183 potenziali.

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