«L'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi». Lo scriveva, essendone convinto, Oscar Wilde. Pippo Inzaghi lo sa benissimo e ha sottoscritto, non più tardi di domenica sera contro il Parma: pronti via e dentro dal primo minuto Cerci, Bocchetti e Destro. Tradotto: tre nuovi acquisti, gli ultimi due appena sbarcati a Milano. Parecchio per necessità (viste le assenze), un po' anche per scelta. Sabato sera, a Torino contro la Juve, altro giro e altra corsa per chi il Milan lo sta ancora imparando a conoscere? Può darsi di sì, anche se Destro mancherà causa squalifica. Altri due volti nuovi sono però già pronti a indossare il rossonero per la prima volta in stagione: Luca Antonelli - figlio d'arte, prodotto del settore giovanile del Monza e dello stesso Milan, dove è stato capitano della Primavera esordendo pure in serie A - e Gabriel Paletta, quest'ultimo proveniente dal Parma. Esterno mancino il primo, centrale difensivo il secondo: tenuto conto della disastrata (e disastrosa) difesa rossonera, non ci sarebbe poi troppo da stupirsi se trovassero entrambi posto fin dal primo minuto. Di contro, la Signora di Allegri andrà con l'usato sicuro e non avrà bisogno di attingere agli ultimi innesti - a meno che Evra non dia forfait a causa della tonsillite - per tenere in piedi quella che non è certo una baracca ma una bella villa con vista mozzafiato sul quarto tricolore consecutivo: potrebbe mancare ancora l'acciaccato Vidal, Lichtsteiner è squalificato, Caceres affaticato, ma risulta difficile immaginare in campo Stefano Sturaro, che pure ha tra i suoi sogni quello di sostituire un giorno in pianta stabile Re Artù. Difficile per non dire impossibile, ecco. E se al Milan, con tutto il rispetto, si è ultimamente obbligati a tappare falle e buchi atavici con equilibrismi anche dell'ultima ora, a Torino invece si programma e si agisce di conseguenza. Con ovvi ed evidenti benefici non solo nei risultati sul campo, ma anche a bilancio. Perché, se non sei con l'acqua alla gola, puoi anche permetterti di perdere Giovinco a parametro zero senza farti prendere dal panico: come stipendi, gli arrivi di Sturaro (già tesserato la scorsa estate, poi mandato in prestito al Genoa), De Ceglie (fine prestito) e Matri (lui pure affittato, con metà salario pagato proprio dal Milan comproprietario del suo cartellino) saranno infatti compensati dalle risoluzioni anticipate con il neo giocatore di Toronto e Motta. I soli effetti negativi a bilancio saranno pertanto le relative minusvalenze per effetto della svalutazione del residuo dei cartellini: insomma, avendo per di più a libro paga 27 giocatori contro i 31 del Milan nonostante due manifestazioni in più da giocare.
La Juve insomma se la spassa e si prepara ad affrontare il Diavolo da + 21 con un Tevez che ieri, a JTv, ha definito come «il più emozionante di tutti il primo gol che ho segnato
contro il Milan a San Siro». Sberla da fuori area all'incrocio e Abbiati battuto. "Se vincessimo lo scudetto per la quarta volta di fila, faremmo ancor più la storia del calcio". Più che una tentazione, una dolce ossessione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.