Nella miniera di un'arena stracolma l'Armani perde gara tre per 77-65 quando a 5 minuti dalla fine pensava di aver trovato un diamante per sognare almeno la bella a Milano. ieri sera bravissima a rimbalzo, 14 in attacco, ma che si è addormentata mangiandosi il fegato. Peccato, onore a chi li ha battuti, la solita Efes dei geniali Larkin e Micic, con Pleiss mano santa, campioni in carica con tante licenze difensive che hanno messo in discussione una gara dove avevano tutti i vantaggi, considerando le assenze di Milano, la caviglia gonfia di Rodriguez, il Datome usato soltanto 2 minuti. Grande Hines, protagonista vero Grant, l'uomo del Maryland che ha tenuto in piedi l'attacco e la difesa, bravo Tarczewski, da applausi Devon Hall il virginiano e non soltanto per i suoi 20 punti. Al buio Shields, ritrovato soltanto alla fine Bentil, mai in campo, a parte qualche sprazzo il vero Rodriguez braccato e tormentato. Domani Milano deve riprovarci. Cercando le forze che le sono rimaste. Non tante e questo è il problema. Milano e i suoi cerotti, Armani e i molti difetti in attacco avvolti nella spirale creata dai sedicimila della Sinad Erden Arena. Bella partenza, ma si va in fretta dal 7 a 9 al doloroso 21 a 11, martellati da Pleiss e Micic, salvati dall'energia di Grant anche se al primo riposo l'Efes resta a +8 (25-17).
Messina che ha messo subito in campo Rodriguez, anche se con una caviglia gonfia, trova la sua difesa esaltata da Mike Hines per riagganciarsi sul 29-26, ma è proprio il Chacho a perdere due palloni che riaprono la botola. Il secondo è un passaggio impossibile per Daniels che ingenuamente fa anche fallo antisportivo. Singleton infila 5 punti, pesta un piede a Rodriguez che lo insegue senza pagare fortunatamente con un'altra punizione arbitrale. Milano torna sotto di 12, ma Hines non ci sta, Hall reagisce e Grant ricuciono per un 42-35 a metà gara che non è ancora condanna. Nel terzo quarto la miglior Armani, negli ultimi 10 minuti addirittura il sorpasso fino a quando il Larkin tenuto a 2 punti nella prima parte e poi arrivato a 16 con i canestri decisivi sul 61-63 per Milano, e il solito implacabile Micic, 20 punti, chiudono gara tre portando in vantaggio i campioni d'Europa che domani vorrebbero chiudere il conto.
Ci sarà bisogno di fare meglio del solito meno 30% da 3 (8 su 29), ci sarà bisogno di cuore e talento sperando che Rodriguez ritrovi la bussola perduta. Real Madrid già qualificato alla Final Four di Eurolega (3-0 al Maccabi), Virtus Bologna alle semifinali di Eurocup (83-77 all'Ulm).
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