Luca Banchi e il suo primo cavaliere David Moss cambiano vestito all'Emporio Armani che batte (84-72) una Varese tenuta in piedi dal talento di Polonara (26 punti) e De Nicolao e in partita fino ad 1' 22" dal termine (75-72). La difesa, la voglia di aiutarsi mette sull'onda giusta Milano anche incompleta. Samuels per far cantare, Gentile e Langford per dare certezze, Jarrels speranza, Moss il fuoco che serviva ad una città sempre difficile da scaldare nel grande sport, i rimbalzi come cassaforte. L'esploratore Luca Banchi non sente cantare il popolo Armani, ma è carico abbastanza per dare elettricità ad un notte umida con il Forum che fa sempre senso quando copre coi teloni le tribune non occupate. Non più di cinquemila persone per un Milano-Varese che è cicatrice fresca per l'Emporio. L'anno scorso tutti i sogni di Scariolo finirono all'alba delle sfide fra due grandi.
Milano e i suoi picadores, va via in partenza, ma Fabrizio Frates, l'ex vice cacciato senza colpa l'anno scorso, cura la malattia con l'entusiasmo di Polonara e De Nicolao. Quando si torna al gladio i fiori del gioco vengono recisi. Varese mette la testa avanti ma sulla sirena Samardo Samuels la sorpassa (14-13). È il momento per la musica giamaicana, altri 5 punti di Samardo l'artista che in difesa non graffia, ma davanti ha numeri. Con l'ingresso di Moss l'Olimpia, sempre senza Gigli e Kangur che forse sarà operato alla schiena, trova una sintesi nel gioco, anche se i terminali Langford e Gentile fanno inaridire la voglia di manovra. Scekic paga dazio su Samuels ma non Hassell che sta trovando una piccola luce dietro il rimpianto di Dunston, il pivottone dell'anno scorso. Varese si piega, ma non si spezza, va avanti prima del riposo, ci pensa Langford dopo Jarrels ad inventarsi la tripla per il 40-38 dell'intervallo lungo.
L'Emporio cambia davvero vestito nel terzo quarto: l'attacco dopo la fatica difensiva. Tenere due, tre scivolamenti e poi andare a colpire. Varese vacilla e quando Gentile, Langford e Samuels hanno in mano il bisturi sono dolori, se poi prende coscienza anche Jarrels allora il cerchio magico si completa con il furore che impone a tutti David Moss:64-52 dopo 30'.
Finisce nel veleno, come sempre, la sfida che Milano si guadagna anche se Polonara e De Nicolao la graffiano fino al gong dei rimpianti e delle riflessioni.
La seconda giornata del campionato vede cadere Siena a Reggio Emilia dopo una partenza deprimente (0-13), ma la Grissin Bon è cliente dura per tutti. Torna alla sua musica preferita Sassari che contro Cantù soffre nei tempi centrali chiusi sotto, ma al momento in cui Drake Diner torna ed essere drago, 31 punti alla fine, il sogno di Sacripanti svanisce anche se a 4' dalla fine era ancora sul 58-58. Altro capolavoro della nuova Virtus Bologna che a Cremona comincia senza vedere il canestro (28-7), ma poi risale lentamente, pareggia nel terzo quarto e va al supplementare con leone Walsh prima di vincere una partita difficile ed importante. Supplementare anche a Pesaro dove Caserta fa il secondo ricamo.
I risultati della 2ª giornata: Roma-Brindisi 67-59, Sassari-Cantù 83-69, Reggio Emilia-Siena 67-59, Venezia-Montegranaro 102-68, Cremona-Bologna 82-87, Pesaro-Caserta 84-93 (dts), Pistoia-Avellino 75-83, Milano-Varese 84-72.
Classifica: Caserta, Bologna e Roma 4; Varese, Siena, Cantù, Brindisi, Pesaro, Avellino, Sassari, Venezia, Reggio Emilia e Milano 2, Montegranaro, Pistoia e Cremona 0.
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