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Il Bodo fa ancora male alla Roma di Mou

Pellegrini illude, poi gravi errori di Rui Patricio e Vina: gara ribaltata

Il Bodo fa ancora male alla Roma di Mou

Non basta la firma prestigiosa di capitan Pellegrini per cancellare definitivamente la notte da incubo di sei mesi fa, il punto più basso della stagione giallorossa. Nel gelo e sul sintetico di Bodo arriva una nuova sconfitta, sicuramente meno eclatante di quella di ottobre, ma comunque pesante nell'economia della doppia sfida di Europa League. Risultato non impossibile da recuperare, ma che lascia l'amaro in bocca per l'evoluzione della gara.

Il tocco sotto porta di Vetlesen quasi sui titoli di coda del match beffa la squadra di Mourinho, che regala sprazzi di gioco ma che di fatto subisce l'avversario per tutta la sfida. Pochi gli errori, ma decisivi, per la truppa romanista: agli albori del secondo tempo la papera di Rui Patricio che non controlla il tiro di Wembangomo «sporcato» da Saltnes; nel finale la sciocchezza di Vina (fallo evitabile e giallo) che poi sarà sfortunato a deviare la conclusione di Vetlesen. Il campo norvegese e l'avversario guidato da Kntusen restano un tabù di quest'annata, ma forse dala Roma ci aspettava un atteggiamento diverso nonostante il gol illusorio di Pellegrini (il 12° in stagione, il centrocampista mai così prolifico in carriera).

Il Bodo domina per intensità e occupazione dell'area avversaria, ma se nella prima frazione di tiri in porta norvegesi nemmeno l'ombra, nella ripresa la squadra di casa è più intraprendente e pericolosa. Guardando le formazioni della sfida di ottobre, pochi i titolari presenti ieri. Appena tre per la Roma e tutti in difesa, norvegesi senza il bomber Solbakken e altri elementi di spessore ceduti nel mercato invernale. Il possesso palla della squadra di Knutsen è superiore rispetto a quello della Roma che però regala due giocate di classe prima dell'intervallo: quella di Abraham in mezzo all'area con il portiere Haikin che gli chiude lo specchio e il già citato gol di Pellegrini che trova l'unico angolino possibile da posizione defilata. In entrambi i casi, passaggi decisivi e telecomandati di Mhkitaryan. Poi la ripresa con gli errori pagati cari e un risultato che tiene aperta la gara di ritorno all'Olimpico.

Dove servirà una Roma, che ferma la sua serie di nove gare senza sconfitte, più convincente.

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