Il brasiliano che ha stregato Roma. "Ora Alisson è il Pelè dei portieri"

Diego Alves, sua riserva nella Seleçao: «Nessuno meglio di lui»

Il brasiliano che ha stregato Roma. "Ora Alisson è il Pelè dei portieri"

«Quando ti trovi a dover competere con Ederson e Alisson, alla fine è meglio accontentarsi di essere riserva di entrambi. Sogno il mondiale con il Brasile, ma mi rendo conto di non avere possibilità di fronte a due colossi come loro. E adesso basta con questa storia dei portieri brasiliani scarsi». Diego Alves ammette la superiorità dei suoi due colleghi e in cuor suo sa che il ct verdeoro Tite lo chiamerà un po' come fece Lippi con Peruzzi nel 2006, sperando nello stesso esito finale. L'ex portiere del Valencia, da qualche mese rientrato in patria nel Flamengo, è stato a un passo dal sostituire Alisson nella Roma. È accaduto quando l'estremo difensore giallorosso si stava per accordare con il Liverpool di Klopp. Il matrimonio sarebbe stato solo rimandato per celebrarsi in estate (Real e Psg permettendo), ma nel frattempo i tifosi romanisti si godono il gigante che non ha nulla da invidiare a Donnarumma, Courtois o Neuer. Anzi, forse in questo momento il 25enne Alisson Becker è il miglior portiere in circolazione in Europa per tecnica, personalità e rendimento. I suoi numeri fin qui dicono 2.340 minuti giocati (26 partite), 21 gol subiti, 12 incontri a porta inviolata. La Roma ha la seconda miglior difesa della Serie A a pari merito con la Juventus e dietro al Napoli. Rispetto ai partenopei i giallorossi hanno subìto il doppio dei tiri in porta, e Alisson il doppio delle parate effettuate. L'altra sera a San Siro contro l'Inter è stato a dir poco fenomenale. D'accordo, ha raccolto in fondo alla rete la conclusione di Vecino, ma per tutta la gara ha tenuto a galla la Roma dall'assalto nerazzurro. Il ragazzo ha numeri importanti, e ammette di essere cresciuto dopo aver iniziato a leggere pagine della Bibbia ed essersi sposato con Natalia, «che mi ha regalato serenità». La sua carriera è iniziata mentre si stava chiudendo quella del milanista Dida. Era il 12 ottobre del 2014: nella sfida del Brasileirao contro la Fluminense il tecnico dell'International di Porto Alegre, Abel Braga, decise di rimpiazzare Dida proprio con il ragazzone di origini tedesche (di Saarbrucken per la precisione) e che due anni dopo venne ceduto alla Roma per circa 8 milioni di euro. Oggi la sua valutazione di mercato vale almeno dieci volte tanto. «Ma lui non si preoccupa - aggiunge Diego Alves, affermatosi in Spagna per aver parato 22 rigori su 47 (3 su 4 a Cristiano Ronaldo) - è un ragazzo maturo per la sua età, e quando siamo in ritiro con la Seleçao ascolta consigli dai compagni più anziani». Secondo Alves potrebbe davvero diventare il numero uno dei numeri uno. «Buffon? Beh, quello è un marziano. Però non vedo in giro qualcuno migliore di lui, oggi e in futuro». La fabbrica dei guardiani verdeoro viene gestita da una vecchia conoscenza del calcio italiano, Claudio Taffarel.

L'ex del Parma ha lasciato il Galatasaray per allenare i goleiros della nazionale. «Sono dispiaciuto per Ederson del City - ammette Guardiola ha in squadra un asso che ha trovato sulla sua strada Alisson, il Pelé dei portieri».

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