Sono sempre molto istruttivi gli interventi di ex famosi frequentatori dei nostri stadi, tipo Antonio Cassano e Bobo Vieri, per fare qualche cognome eccellente, specie quando prendono posto sul divano di Tiki Taka e incrociano Wanda Nara alle prese con lo spinoso caso Icardi. Qui offrono una prova puntuale di saggezza e lungimiranza, persino di raffinata diplomazia in qualche snodo del dibattito, distribuendo consigli a raffica all'interessato, che poi trattandosi di Maurito Icardi, è il grande assente. Entrambi, ma non solo loro perché anche altri ex come Ferri, Beccalossi, tutti di stretta ortodossia neroazzurra, dal rispettivo pulpito, molto sensibili come appaiono agli argomenti trattati (sacralità dello spogliatoio, rispetto dei colleghi e dei tifosi, comportamenti irreprensibili, etc.), espongono le rispettive tesi, in taluni casi molto pittoresche, farcite magari di un'espressione da bulli di periferia («fosse capitato a me lo andavo a prendere a casa») che accompagnano la rampogna conclusiva.
C'è un vecchio proverbio, estratto dalla saggezza popolare, che recita più o meno così: «chi sa fare fa, chi non sa fare, insegna». È il caso allora di ricordare a noi stessi, prima che ai diretti interessati (e in verità Cassano è assalito da qualche scomodo ricordo personale), il curriculum dei maestrini della pedata, scandito, sempre per usare un linguaggio aulico, da dissensi pubblici e privati con allenatore e/o collega di spogliatoio, per tacere di clamorose intemerate contro presidenti, arbitri e rivali. Il barese è stato più volte inseguito dalla fama di sfascia spogliatoio, Bobone ha combattuto duelli rusticani (memorabile col suo allenatore dell'epoca alla Juve) che sono finiti sotto la polvere del tempo, dimenticati in parte, trasformati in colorite ricostruzioni postume. Nella discussa vicenda Icardi, è bene ripeterlo, non ci sono colpevoli e innocenti (a eccezione di Beppe Marotta arrivato a dicembre, col vulcano di Appiano già in eruzione) ma non ci possono nemmeno essere maestrini, specie se a salire in cattedra sono ex colleghi dell'argentino dal passato tempestoso.
Qualora nei prossimi giorni Icardi dovesse ripresentarsi al cospetto dell'Inter, come suggeriscono gli ultimi sviluppi, riparando così al suo più grave errore, allora sarà possibile ricostruire la guerra dei 40 giorni di Appiano e identificare chi ha lanciato la prima bomba.
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